Salvini prosciolto, Caso Gregoretti: “Non si può sconfiggere un politico…”

Il Caso Gregoretti ha visto il suo epilogo con il proscioglimento di Matteo Salvini. Il leader della Lega era stato rinviato a giudizio per i fatti del 2019.

Salvini prosciolto
Salvini prosciolto (Getty Images)

Damiano Er Faina sottolinea: “Non si può sconfiggere un politico con l’arma della giustizia, un politico si deve sconfiggere sul campo”. Sono parole che fanno capire come a volte la politica esca un po’ dai suoi perimetri e forse non sembra le “battaglie” siano da considerarsi allo stesso livello e in grado di coinvolgere persone che si possono sfidare ad armi pari.

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Il gup Nunzio Sarpietro ha giudicato l’operato di quello che è stato Ministro dell’Interno e ha sottolineato come questo non costituisca reato, ma che sia legittima conseguenza di insindacabili scelte politiche. Ha così specificato: “Non luogo a procedere, il fatto non sussiste”. Anche Matteo Salvini è tornato a parlare dell’accaduto ribadendo fermamente il suo punto di vista.

Salvini prosciolto: le sue parole

Salvini prosciolto
Salvini prosciolto (Getty Images)

La notizia del giorno vede Matteo Salvini prosciolto dal caso Gregoretti. Come riportato da La Repubblica il leader della Lega ha già risposto, sottolineando: “Quando gli italiani torneranno a votare e mi restituiranno la responsabilità del Governo farò esattamente la stessa cosa perché l’immigrazione come quella di Lampedusa, con tremila sbarchi in un fine settimana, porta caos. L’Italia non ha bisogno di Caos. Spero che la sentenza sia utile agli amici del Movimento Cinque Stelle e del Partito Democratico, le battaglie si vincono o in Parlamento o nelle campagne elettorali“.

L’altra vittoria di Matteo Salvini è legata al fatto che il Gip Sarpietro aveva ascoltato l’ex premier Giuseppe Conte, gli ex ministri Danilo Toninelli e Elisabetta Trenta oltre a Luigi di Maio e Luciana Lamorgese oggi ancora al Governo. Da questi confronti ha avuto la conferma che la politica del leader della Lega faceva parte del contratto di governo, come lui aveva più volte ribadito, ed era condivisa dagli altri alleati dell’esecutivo.

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