Atalanta-Juventus, finale di Coppa Italia, finisce col trionfo dei bianconeri di Pirlo: la cronaca della partita e le pagelle di Damiano Er Faina
Un trofeo che sa un po’ di liberazione per la Juventus, che agguanta la Coppa Italia e addolcisce un po’ il boccone amaro di una stagione al di sotto delle aspettative, sia in campionato che in Champions League. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia va in scena la finale di Coppa Italia contro un’Atalanta alla disperata ricerca del primo trofeo del ciclo Gasperini. Tensione all’interno e fuori allo stadio, partita a ritmi altissimi e molto tirata che si sblocca dopo 31 minuti: Cuadrado strappa il pallone a Gosens (e gli atalantini chiedono il fallo) e fa ripartire l’azione. Proprio il colombiano scarica per Kulusevski che con un bel tiro a giro fa 1-0. Pareggio dell’Atalanta sul finire del primo tempo con un missile da fuori del solito Malinovskyi che brucia Buffon.
Nella ripresa il vantaggio juventino grazie a Federico Chiesa, che stava per lasciare il campo invece inventa una splendida combinazione con Kulusevski e trova il bersaglio. Partita tesa fino alla fine, con Toloi espulso per proteste nel finale e tante polemiche. Ma finisce così, 2-1: Pirlo alza la Coppa al cielo e si gode il secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa Italiana.
Gollini 6,5 – Il primo pallone che prende con le mani deve raccoglierlo dalla porta, visto che Kulusevski gli disegna una parabola imparabile. Gioca con i piedi quando i suoi compagni si appoggiano su di lui, provando anche qualche apertura di fino. Il secondo pallone invece è un grande riflesso che evita di capitolare per la seconda volta.
Toloi 6 – Veleggia come spesso gli accade, ma è chiave in un recupero che gli fa fare un figurone. Quando deve appoggiare l’azione è sempre in avanti, non riesce a stare dietro a Chiesa nell’occasione del 2-1 (dal 77′ Djimsiti).
Romero 6 – Non ha l’avversario forte fisicamente che cerca il contatto, rischia il giallo praticamente subito con un fallo tattico, poi va a arrabbiarsi con Chiesa che cerca il rigore con malizia.
Palomino 6 – Al terzo minuto sfrutta una discesa dello straripante Zapata per farsi trovare al punto giusto e al momento giusto. Fare gol non è il suo mestiere, così colpisce il portiere (e probabilmente avrebbe calciato fuori).
Hateboer 5,5 – Chiesa si accende sì e no, così è lui a provare qualche incursione. In particolare un colpo di testa va a impegnare Buffon per la terza volta nella serata. Sbaglia però a giudicare un cross e Chiesa buca tutti per il 2-1 (dal 77′ Ilicic 5 – Non riesce a fare grandi cose, perde un pallone e prende un giallo che assomiglia a un arancione)
De Roon 6,5 – Collante importantissimo, pure quando sbaglia perché sfinito non fa un errore che costa più di un fallo laterale. Ringhia sugli avversari, prende il pallone da playmaker per fare partire l’azione.
Freuler 6 – Dioscuro di De Roon, la corrente non è alternata ma continua. Inesauribile nelle sue corse, ma nel secondo tempo finisce nel vortice degli juventini.
Gosens 6 – Il suo duello con Cuadrado è straordinario e volano botte da orbi. Sul primo gol potrebbe starci anche il fischio perché il colombiano entra ruvido, ma poi gli rende pan per focaccia. Non è decisivo come al solito (dall’ 83′ Miranchuk s.v.).
Malinovskyi 7 – Continua il suo momento magico con un sinistro al fulmicotone che batte Buffon, facendo partire una sarabanda sugli spalti, con i tifosi che rischiano di fare invasione di campo. Prende un giallo per una trattenuta, evita di concedere il bis perché altriemnti arriverebbe il rosso (dal 68′ Muriel 5,5 – Entra e prova la serpentina, chiuso da un colpo di tacco di McKennie, poi ha sul destro l’opportunità per il 2-2 ma spara alto).
Pessina 6 – È l’incursore che però ha un’utilità strategica a centrocampo, chiudendo e ripartendo, cosa che non potrebbe fare Muriel. Perde un po’ di brillantezza con il passare dei minuti (dal 68′ Pasalic s.v.).
Zapata 6,5 – Una sorta di frigorifero che corre, il duello con De Ligt è straordinario. L’olandese qualche volta ha la meglio, ma non prima di rischiare di capitolare un paio di volte. Incontenibile, Buffon gli dice di no.
All. Gasperini 4 – Alla sua seconda finale, sembra perderla esattamente come la prima. Cambia un po’ tardi perché Malinovskyi e Pessina nella seconda frazione non funzionano esattamente come la prima.
Buffon 6,5 – Quella del Mapei potrebbe essere l’ultima gara in maglia Juve, di certo l’ultimo trofeo alzato al cielo. E su questa Coppa Italia c’è anche la sua griffe, con la parata con i piedi in controtempo su Palomino dopo appena 2′ e la respinta sul colpo di testa di Hateboer.
Cuadrado 6,5 – Devastante lo scorso weekend contro l’Inter, anche stasera conferma la sua importanza per questa squadra con una gara attenta in fase difensiva ed è sempre prezioso nelle ripartenze.
De Ligt 6 – Come per Zapata dall’altra parte, gara dai due volti dell’olandese, in grande difficoltà contro il colombiano per tutto il primo tempo. Nella ripresa dalle sue parti non si passa mai. Grandissimo il salvataggio su Romero a inizio ripresa
Chiellini 6,5 – E’ l’embleta dello spirito e dell’umiltà ritrovata dei bianconeri. Soffre anche lui Zapata nel primo tempo, ripresa da capitano e leader.Danilo 6 – Gara ordinata quella del brasiliano, più preoccupato a difendere che offendere. Senza infamia e senza lode.
McKennie 6 – Fa tanto lavoro oscuro, impreziosito dall’assist per Kulusevski. E’ uno dei simboli di questa Juve operaia.
Bentancur 6 – Gara ordinata del centrocampista uruguaiano, reduce dall’espulsione contro l’Inter. Tiene bene la posizione e scherma le offensive bergamasche.
Rabiot 5,5 – Rischia tantissimo su Pessina in mezzo all’area, ma Massa valuta regolarmente il contatto. Perde palla in occasione del pari di Malinovski. Poi cresce come tutta la squadra.
Chiesa 7 – Si accende poco, ma alla fine è decisivo. Si divora a tu per tu con Gollini il gol del 2-1 colpendo il palo. Pirlo decide di cambiarlo per mandare in campo Dybala e l’ex Viola prima di lasciare il campo realizza il gol che vale la Coppa Italia dopo uno splendido scambio con Kulusevski.Dal 29′ st Dybala 6 – Entra ad aiutare la squadra nel concitato finale.
Kulusevski 8 – Prestazione eccezionale del prodotto del settore giovanile dell’Atalanta, la migliore in maglia Juve. Spacca il match con un delizioso sinistro a giro, la specialità della casa. Sfiora il raddoppio al 58′ con un tocco di rapina, evitato solo da un superlativo Gollini. E per finire serve a Chiesa il delizioso assist del 2-1 finale. Dal 37′ st Bonucci sv
Ronaldo 6 – Primo tempo sottotono e senza acuti, con una sola conclusione su punizione contro la barriera. Si sveglia dopo un’ora di gioco, prima con un colpo di testa debole e centrale, poi con la cosa più bella della sua gara, il tacco per Chiesa che solo davanti a Gollini colpisce il palo.
All. Pirlo 7 – Mentre tutti si aspettano uno tra Dybala e Morata, sorprende tutti e azzecca la mossa Kulusevski. Non guasta nemmeno un pizzico di fortuna, perché Chiesa segna pochi secondi prima di uscire.
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