Vicenda Bibbiano, indiscrezioni importanti arrivano direttamente dal pm per quanto riguarda il processo “Angeli e Demoni”. Le decisioni ufficiali del pubblico ministero: tante le persone che rischiano di subire un processo
Importanti novità arrivano da Reggio Emilia per quanto riguarda il processo “Angeli e Demoni”. Il pubblico ministero, Valentina Salvi, ha chiesto il “rinvio a giudizio” per le 23 persone (su 24) coinvolte in questa vicenda. E’ stata chiesta l’assoluzione per Nadia Campani (funzionaria del Comune della Val d’Enza). Motivo? Perché il “fatto non sussiste”.
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Chi rischia grosso è sicuramente il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti e Federica Anghinolfi (ex dipendente per i Servizi Sociali) e Francesco Monopoli. Non solo: anche i psicoterapeuti Claudio Foti e Nadia Bolognini rischiano di subire un processo. Questi ultimi due gestivano il centro “Hansel e Gretel”, ovvero l’organizzazione che si prendeva cura dei bambini i quali, con dei falsi rapporti, venivano a loro affidati per le cure a livello psicologico.
Questi bambini venivano letteralmente sottratti dai propri genitori e sottoposti a sedute, pur non avendone bisogno.
Le ultime sulla vicenda Bibbiano
Tutto questo a danno dell‘Ausl (Azienda Unità Sanitaria Locale) che liquidava le prestazioni, a costi maggiori rispetto a quelli normali di mercato. Si sono verificate altre anomalie affidando incarichi a psicoterapeuti esterni che esercitavano la loro professione nel locale “La Cura“ che si trova sempre a Bibbiano.
Sia Foti che la sua assistente sociale Beatrice Benati hanno chiesto il rito abbreviato e saranno giudicati il 3, l’11 ed il 17 giugno. Discorso diverso, invece, per Anghinolfi, Monopoli e Sara Gibertini per i quali il pubblico ministero ha chiesto che non siano rinviati a giudizio, solo per alcuni capi di imputazioni minori.