“Abbiamo aperto e tutti i valori scendono. Ci spiegate perché ci mettete ancora restrizioni ingiustificate che violano la nostra libertà che è primario diritto di ogni cittadino?”
Si interroga e ci fa riflettere Damiano Er Faina, con uno sfogo di cui vi riportiamo il video di seguito.
“Questi non sono numeri da emergenza” prosegue, per poi giungere allo sfogo vero e proprio: “Basta restrizioni, ca**o, basta. Tutta Europa è libera, senza mascherine e noi ancora con le mascherine all’aperto. Basta restrizioni”.
Era il 17 aprile quando Mario Draghi, durante una conferenza stampa, parlò di “rischio ragionato” (trasformato da qualcuno in “rischio calcolato”) circa la scelta di iniziare graduali riaperture a partire dal 26 aprile successivo, con il ritorno delle zone gialle e la scuola in presenza come primi step delle riaperture che stiamo vedendo man mano.
In molti avevano deciso di indossare le vesti di Cassandra, prefigurando aumento dei contagi e sventure di ogni sorta.
Fortunatamente, invece, la curva dei contagi (e dei morti) è andata man mano scendendo – come dimostrato dai grafici che vi proponiamo di seguito – sebbene ci sono ancora esperti che preferiscono vedere il bicchiere mezzo vuoto.
Come Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia a Padova, che in un’intervista a La Stampa del 31 maggio s’è così espresso:
“Penso che abbiamo corso un rischio inutile. Se vado in ospedale per un problema vitale e il medico mi propone due strade, un trattamento sicuro per cui bisogna aspettare qualche settimana e uno mai sperimentato ma vantaggioso per motivi economici, scelgo il primo. Dopo 126mila morti non esiste il rischio calcolato o ragionato, ma solo il rischio inutile”.
Ma fortunatamente, al netto di queste considerazioni, le riaperture proseguono.
In diverse parti d’Italia gli stabilimenti balneari sono già aperti e il coprifuogo si avvia verso l’archiviazioni:
spostato il 19 maggio dalle 22 alle 23, dal 7 giugno verrà portato a mezzanotte e dal 21 giugno sarà cancellato.
Speriamo per sempre.
Dal primo luglio, quindi, verranno riaperte piscine, terme e centri benessere al chiuso
Rimane l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, come ricordato da Damiano Er Faina.
Ma anche questo presto potrebbe diventare un ricordo, come in altri Paesi del mondo lo è già diventato (si pensi ad Israele, paese con soli 9 milioni di abitanti dove da metà aprile non è più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto).
Come recentemente dichiarato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa – e riportato da ‘TgCom24’: “Con questo ritmo supereremo tra giugno e luglio i 70 milioni (di inoculazioni somministrate, ndr), molti dei quali con monodose. Per questo giugno sarà un mese di svolta. Mantenendo questo trend, entro fine luglio si arriverà a poter togliere le mascherine all’aperto”.
E come riportato da ‘Andkronos’: “Sono convinto che il mese d’agosto potrebbe essere il mese perfetto per eliminare la mascherina all’aperto. Ne sono convinto perché dobbiamo dare prospettive ai cittadini, può servire da stimolo verso la ripresa e verso la fiducia per il piano vaccinale”.
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