Avrebbe compiuto 42 anni quest’oggi, Nadia Toffa.
Nata a Brescia il 10 giugno 1979, è stata un personaggio televisivo amatissimo – ancor più quando è stata resa nota la sua battaglia contro una terribile malattia: un tumore cerebrale contro il quale ha lottato con determinazione ma al quale s’è dovuta arrendere il 13 agosto di due anni fa.
Era il 2 dicembre 2017 quando – mentre preparava un servizio per Le Iene (programma cui sarà per sempre associata) – ebbe un malore e, ricoverata dapprima all’ospedale di Cattinara e poi al San Raffaele di Milano, scoprì la malattia.
Una malattia di cui non ha mai fatto mistero e di cui ha raccontato sempre l’evolversi.
Per mostrare che si può e si deve combattere e per dar forza a chi si trovava (e si trova) nelle sue stesse condizioni.
Nel giorno del suo 42esimo la vogliamo ricordare come fosse ancora tra noi.
La vogliamo ricordare con le parole di Vittorio Feltri, giornalista spesso criticato ma sempre schietto nelle sue esternazioni.
Parlando di lei, lombarda e coriacea come lui, dichiarò durante una puntata de ‘La repubblica delle donne’ di Piero Chiambretti:
“Ci siamo conosciuti durante un’intervista che lei mi fece per un caso di cronaca. Lei era molto aggressiva nelle domande ed io rispondevo con altrettanta aggressività. Ci siamo sentiti ancora dopo, diverse volte. Abbiamo fatto anche colazione assieme. Una donna particolarmente intelligente, che ha sopportato la malattia con grande forza e coraggio“.
E con forza e coraggio ci ha dato una lezione, che non dobbiamo dimenticare:
“L’importante è come vivi, quanto intensamente vivi, non quanto. Io spero di avere più tempo possibile, sto facendo tutte le cure, il problema è che continua a tornare questo tumore, vedremo quanto tempo avrò ancora, non molto credo. Io mi alzo la mattina e sorrido alla vita perché io amo la vita, l’ho sempre amata e l’amo anche adesso, ancora di più forse”.