Il malore di Eriksen ha spaventato tutto il mondo, immagini a cui purtroppo avevamo già assistito in passato ma a cui è impossibile fare l’abitudine.
Al minuto 43 della prima frazione di gioco di Danimarca Finlandia il centrocampista dell’Inter, numero 10 della nazionale campione d’Europa nel 1992, si accascia a terra. Un campanello di compagni di squadra lo circonda, Simon Kjaer lo aiuta a respirare e poi intervengono i sanitari che gli salvano la vita. Sono stati attimi di puro terrore, che purtroppo ci hanno portato a un lieto fine, visto che il ragazzo si è ripreso.
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A ventiquattro ore, quando la tensione è leggermente calata, si inizia a parlare del futuro del calciatore. Riuscirà ancora a giocare a calcio? Difficile dirlo oggi, visto che si dovrà sottoporre a diverse visite mediche specialistiche per capire quale è stata l’origine di un problema che lo ha portato a un passo della morte.
Malore Eriksen, potrà tornare in campo?
Potrà tornare in campo Christian Eriksen? Il cardiochirurgo Francesco Miceli ha raccontato le sue impressioni ad AltraNotizia.it specificando: “Probabilmente il ragazzo ha avuto un’aritmia, nel caso una fibrillazione ventricolare. Si è salvato grazie all’utilizzo del defibrillatore che ha fatto rientrare l’aritmia. Per le regole vigenti in Italia non avrà più idoneità sportiva, in alcuni paesi europei potrebbe ancora giocare a calcio visto la carenza in tal senso”.
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Ma cosa dovrebbe fare per tornare a giocare in Serie A? Il medico è abbastanza categorico: “Potrebbe ritornare all’attività agonistica solo dopo una certificazione di idoneità rilasciata dal medico dello sport della società, le normative nel nostro paese sono molto rigide“. Ora però è il momento di capire bene le condizioni del calciatore e qualora dovesse tornare a giocare servirà la sicurezza di evitare una possibile tragedia che ieri è stata sfiorata e che non si può più incrociare.