Notizia davvero a sorpresa quella che arriva da un comune del nord Italia: non è una novità che passeggiando per le vie della città si possa incorrere in qualche buca o qualche gradino la cui manutenzione non è stata eseguita in maniera perfetta.
Ne sanno qualcosa i cittadini di Roma, con quello che ormai è diventato un vero tormentone: le buche della Capitale sono diventate famose ma anche in altre zone della Penisola si possono trovare situazioni simili.
E’ quanto è accaduto a Quinto Vicentino dove ben 5 anni fa una donna è inciampata su un piccolo rialzo di un marciapiede della cittadina, riportando lesioni e una prognosi di 40 giorni.
Ma la sfortunata signora non ha mollato e ha deciso di sporgere denuncia contro il sindaco della città. La ‘celere’ giustizia italiano ha fatto attendere i suoi biblici tempi ma è poi giunta ad una conclusione davvero incredibile: il sindaco è stato infatti condannato dal giudice di pace a pagare una multa di 300 euro che ha sconvolto il primo cittadino del paese, il quale si è detto esterrefatto per la decisione.
Dopo la richiesta di risarcimento danni pervenuta nel 2016, il Comune si era rifiutato di pagare la donna: sul marciapiede scena del misfatto era infatti presente solo una piccola increspatura sporgente solo di pochi millimetri e non attribuibile all’ente pubblico. Dello stesso avviso anche il pm per cui il sindaco Segato non aveva responsabilità sull’accaduto.
Diverse le impressioni del giudice di pace che ha deciso per lesioni colpose da attribuire al sindaco stesso: un caso simile è quello avvenuto a Crema dove il primo cittadino è stata indagata nei giorni scorsi per l’incidente accaduto in un asilo, dove le dita di un bambino sono rimaste schiacciate in una porta.
Il commento che viene da fare per chi come Er Faina vive a Roma: l’amministrazione Raggi quali cifre avrebbe dovuto sborsare se il criterio fosse davvero questo?