Speranza su Astrazeneca: “Solo a over 60, mix vaccini più efficace”

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato delle novità riguardo le dosi di Astrazeneca che non dovranno essere più somministrate agli under 60

Speranza
Roberto Speranza (Foto Instagram)

Da pochi giorni è arrivata l’ufficialità: il vaccino Astrazeneca non dovrà essere più somministrato agli under 60, ma solamente agli over 60. Stop, quindi, alla seconda dose del prodotto anglo-svedese. Chi si è sottoposto alla prima dose con Astrazeneca, alla seconda riceverà una tra Pfizer e Moderna. A commentare questa vicenda ci ha pensato il Ministro della Salute, Roberto Speranza.

Queste alcune delle sue dichiarazioni rilasciate al Ministero, dove ad attenderlo c’erano i giornalisti: “La vaccinazione eterologa è stata già attuata in Germania e non possiamo lamentarci dei risultati. Anzi, la risposta immunitaria è migliore rispetto a quella con due dosi dello stesso vaccino. Il messaggio è chiaro: no ad Astrazeneca per chi ha meno di 60 anni, sia per la prima che per la seconda dose. Chi ne ha più di 60 potrà farlo“.

LEGGI ANCHE >>>Caso AstraZeneca: i vaccini rischiano la frenata, ma c’è un’ottima notizia

Il Comitato Tecnico Scientifico continua a lavorare per la campagna di vaccinazione. Lo sta facendo con il Ministero della Salute e con l’Aifa. Le nuove indicazioni del Cts sono state elaborate dopo un confronto con Aifa, con la partecipazione sia del dottor Magrini che del direttore Pelù“.

SEGUI DAMIANO ER FAINA SUI SOCIAL! INSTAGRAM    FACEBOOK    TELEGRAM

Astrazeneca, Speranza: “Campagna vaccinale importante per uscire da questa situazione

Il Ministro Speranza ci ha tenuto a ribadire che è fondamentale continuare la campagna vaccinale, affinché si possa uscire da questa situazione. Non solo: due/terzi degli italiani saranno in zona Bianca. Ottime notizie che stanno a significare che l’andamento della vaccinazione sta andando molto bene.

Speranza Astrazeneca
Roberto Speranza (Foto Instagram)

Speranza ha concluso dicendo: “42 milioni di dosi sono già state somministrate, con un italiano su due che già si è sottoposto al primo vaccino. Dobbiamo continuare così ed andare avanti su questa strada, questa è l’unica arma che abbiamo e la dobbiamo sfruttare“.

 

 

Gestione cookie