Oltre il danno la beffa, è quello che ha rischiato la nazionale della Danimarca al termine dei drammatici momenti del malore di Christian Eriksen, a rivelarlo l’ex portiere biancorosso Peter Schmeichel. I dettagli
La nazionale danese di calcio, oltre al dramma vissuto, ha rischiato una clamorosa beffa per quanto accaduto sabato pomeriggio a Christian Eriksen. A rivelarlo lo storico portiere della “Dinamite Rossa”, del Manchester United e papà dell’attuale difensore dei pali della squadra di Kasper Hjulmand, Peter Schmeichel.
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Il leggendario portiere danese ha rilasciato un’intervista che farà rumore all’edizione oggi in edicola del popolare tabloid inglese “The Sun”. “Se non avessero portato a termine il match– ha dichiarato senza mezzi termini Schmeichel – avrebbero perso 3-0 a tavolino”
Danimarca-Finlandia, la dura accusa di Peter Schmeichel
Ricordiamo velocemente i fatti. Al minuto 43′ del primo tempo della partita del Gruppo B di Euro 2020 Danimarca-Finlandia il centrocampista offensivo dei danesi Christian Eriksen è caduto a terra colpito da un grave malore. Sono stati minuti lunghissimi, drammatici e concitati duranti i quali il calciatore dell’Inter è stato letteralmente strappato alla morte dai sanitari.
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Il match dopo un’ora e mezza di sospensione è ripreso ed è terminato 0-1 con rete di Pohjanpalo al 60′. “Hanno detto che i giocatori danesi hanno insistito per giocare” ha dichiarato Schmeichel sottolineando che però “Non è la Verità”.
La Uefa infatti, sempre secondo quanto riferisce l’ex portiere danese, ha dato tre opzioni alla Danimarca “Giocare subito completando i restanti 50 minuti, recuperare la gara il giorno dopo o rinunciare da subito e perdere 0-3 a tavolino”.
Nonostante lo shock per la tremenda esperienza visssuta i ragazzi danesi hanno deciso di completare il match ma, come testimonia il risultato, con una prestazione decisamente inferiore alle loro possibilità. Ancora una pessima gestione da parte della UEFA.