Ronaldo “rovina” la festa dei 60.000 spettatori presenti alla Puskas Arena di Budapest, l’unico stadio di Euro 2020 con la capienza al 100% senza mascherina e senza distanziamento.
Ungheria-Portogallo, partita valida per la prima giornata del Gruppo F di Euro 2020, ci ha regalato uno spettacolo che non vedevamo da troppo tempo: 60.000 spettatori, senza mascherina e senza distanziamento.
E’ successo oggi, martedì 15 giugno, alla Puskas Arena di Budapest, l’unico degli undici stadi della competizione per nazionali di calcio con il 100% della capienza consentita. Ma non solo. Le immagini, che stanno facendo il giro del mondo, ci hanno fatto toccare con mano che tornare velocemente alla normalità è possibile.
Euro 2020, a Budapest 60.000 spettatori senza mascherina
Basta leggere i dati dei contagi in Italia e Ungheria per scoprire che, nonostante un approccio alla gestione della pandemia molto diverso, il Paese magiaro ha dati inferiori a quelli italiani. Il 14 giugno in Italia si sono registrati 907 nuovi casi con un media nell’ultima settimana di 1726. Lo stesso giorno in Ungheria 255 nuovi casi e media settimanale di 137. Budapest.
—>>> Ti potrebbe interessare anche Vaccino si, vaccino no, vaccino forse: nuova giravolta di Pierpaolo Sileri
Interessante anche il meccanismo di gestione dell’ingresso alla Puskas Arena. Si poteva entrare con un biglietto, strettamente personale ed incedibile, a cui era unito un braccialetto Covid da mostrare ai tornelli. Era possibile ottenere biglietto e braccialetto solo con il certificato di vaccinazione o, in alternativa, al risultato di un tampone svolto nelle 72 ore precedenti Ungheria-Portogallo con esito negativo.
—>>> Ti potrebbe interessare anche Euro2020, gesto di Cristiano Ronaldo sorprende tutti in conferenza- VIDEO
A rovinare, tra mille virgolette, la festa dei tifosi magiari ci ha pensato Cristiano Ronaldo con una doppietta siglata tra l’87 e il 92′ di gioco. Doppietta che ha fissato il risultato finale sullo 0-3 dopo il gol che ha sbloccato il match all’83 di Raphael Guerreiro. Ma questo è davvero un discorso che passa in secondo piano rispetto allo spettacolo di uno stadio vivo e vero.