Il sottosegretario alla Salute nel governo Draghi Pierpaolo Sileri fa un’altra marcia indietro, questa volta sul vaccino Johnson&Johnson. Ecco cosa è successo
Pierpaolo Sileri il grillino sottosegretario di Stato al Ministero della Salute nel governo Draghi fa un’altra marcia indietro. Questa volta sul vaccino Johnson&Johnson. Ecco perché.
Sileri ha parlato oggi, martedì 15 giugno, ai microfoni di Cusano Italia TV nel corso del programma “L’imprenditore e gli altri”. Ed è entrato nel dettaglio della vicenda del caso del giorno. La questione AstraZeneca. Una questione che sta minando in maniera concreta e profonda il piano vaccinale.
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“I vaccini come Astrazeneca – ha messo subito in chiaro Sileri – nei giovani hanno mostrato dei limiti”. E spiega quali. “Esiste una complicanza rarissima nei soggetti più giovani e di sesso femminile”. Per la prima volta da quando è stato sollevato il tema Sileri ammette che la complicanza è aumentata da quando il vaccino è stato usato sui giovani e sugli Under 60. Bocciando di fatto il piano che il suo Dicastero ha messo in opera.
Vaccino Johnson&Johnson, nuova giravolta di Sileri
E solleva in parallelo una questione anche il destinatario dell’invettiva è il suo Ministro, Roberto Speranza e forse anche se stesso. “Se hai altri vaccini disponibili senza complicazioni – spiega Sileri – e la circolazione del virus è bassa puoi fare restrizioni”. E annuncia che le restrizioni in atto per Astrazeneca valgono anche per il vaccino Johnson&Johnson.
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Pierpaolo Sileri, infine, fa una dichiarazione più da membro dell’opposizione che da rappresentante del Governo. “Se fossi uno dei medici vaccinatori non farei né Astrazeneca né Johson&Johnson ai più giovani”. Sottolineando di aver maturato questa convinzione dopo aver letto bene l’ultimo parere del Comitato Tecnico Scientifico. Forse sarebbe stato utile capirlo in anticipo.