Il candidato sindaco del centrodestra per Roma, Enrico Michetti, ha parlato del suo programma elettorale in un’intervista al TG Faina
Ospite speciale al TG Faina di oggi pomeriggio. Ai microfoni di Damiano Er Faina e di Enrico Camelio è intervenuto Enrico Michetti, candidato a sindaco di Roma per il centrodestra. Una lunga e piacevole intervista in cui Michetti ha toccato tutti i passaggi fondamentali su ciò che ha in mente per la Capitale. Questa è la Roma di Enrico Michetti: “Essere candidato a sindaco di Roma è un sogno – esordisce Michetti – Questa è la città più bella del mondo e avere la possibilità di candidarsi per il popolo di Roma per me è qualcosa di incredibile. Io sono romano e vorrei restituire alla città quel decoro, quell’eleganza che ha sempre contraddistinto Roma e i romani.
‘Io sono cittadino di Roma!’, prima lo dicevamo con orgoglio: ecco, il mio obiettivo è restituire ai cittadini quell’orgoglio di essere nati e cresciuti qui. Insomma… mi prenderò Roma! Da candidato non critico nessuno. Mi prenderò le mie responsabilità, senza dare colpe a chi ha governato prima”.
Il programma elettorale di Michetti
Ma in sintesi cosa ha in mente Michetti per la sua Roma? Il suo programma elettorale parte da alcuni punti fermi imprescindibili: “Le prime cose che vorrei sistemare per Roma sono tre. I trasporti, la sicurezza e i rifiuti. E ci aggiungo anche il turismo, perché questa città ha il patrimonio turistico più grande del mondo. Però in questo momento con i cumuli di immondizia, i pullman e i treni che non passano e il problema sicurezza così stringente è davvero difficile godersi questa città”.
Qualche spunto anche su quella che sarebbe la squadra di governo: “In questi casi c’è poco da inventarsi. Per vincere ci vogliono i fuoriclasse e quindi la nostra squadra sarà composta da fuoriclasse. Prenderemo il meglio che c’è sulla piazza, ognuno per le proprie competenze”.
Lo stadio Flaminio e l’Olimpico: due impianti per Roma
La domanda che si fanno tanti romani che seguono il calcio gliela fa Damiano Er Faina: ma questi stadi li facciamo o non li facciamo? Michetti non ha dubbi: “Ma certo che vanno fatti! E’ una grande occasione per Roma così come lo erano le Olimpiadi. Si devono coniugare interessi pubblici e interessi privati: così si può fare tutto”.
Il Flaminio per la Lazio è fattibile? Michetti risponde di sì: “Certo che sì. Il Flaminio è un gioiello, è un peccato di Dio vederlo così. Sai quanti derby ho visto io al Flaminio? Bisogna cambiare, bisogna dare ai cittadini di quel quartiere una prospettiva, riqualificando l’intera zona e dando ai tifosi di una squadra come la Lazio la possibilità di avere un proprio stadio. Bisogna avere un progetto, un’idea che sia compatibile con la realtà urbanistica del territorio”.
La situazione trasporti
Un passaggio importante del suo eventuale mandato sarebbe sicuramente il nodo dei trasporti, che ormai a Roma sono una piaga. Michetti non si tira indietro: “Erano state tracciate diversi progetti di Metropolitana. Ad esempio la linea D non può restare solo un segno su un foglio, è un’opera importante che collega due parti della città e va portata a termine, così come la chiusura dell’anello ferroviario e il prolungamento dei tracciati attuali. Molto importanti anche le corsie preferenziali, perché consentono al trasporto pubblico di essere più rapido ed efficiente. L’autobus deve essere un’alternativa più comoda e rapida all’automobile, altrimenti nessuno preferirà l’autobus alla macchina. Altrimenti risolvere il problema dei trasporti diventa difficile”.
Strade e buche
E che dire poi della situazione delle strade a Roma? Le buche ormai sono un autentico calvario e anche su questo argomento il candidato sindaco del centrodestra ha un’idea molto precisa: “La manutenzione delle strade dovrebbe essere fatta ciclicamente. La buca è un fatto episodico, altrimenti diventa una conseguenza della carenza di manutenzione. Quando il manto stradale si deteriora e si creano tante buche significa che non stai facendo né la manutenzione ordinaria né quella straordinaria. Va fatta una pianificazione anche nella manutenzione delle caditoie, dei tombini. Ogni volta che apri sotto dovresti avere un cavidotto in cui ci sono tutte le utenze, altrimenti poi la strada diventa una groviera. Ci deve essere una pianificazione attenta su questi aspetti, non si può improvvisare. Dobbiamo riportare Roma alla normalità“.