Termina in tragedia la storia di Jurgen Conings conosciuto come il “Rambo no vax”. Il racconto di quanto accaduto in Belgio in queste ultime settimane.
Lo conoscevano come il Rambo no vax, la sua vita è finita in un bosco nelle Fiandre, vicino alla città di Dilsen-Stockem. Era un ex soldato che era scappato dal 17 maggio scorso dandosi alla latitanza. Erano stati impegnati ben un centinaio di agenti per cercare di trovarlo e arrestarlo. Voleva combattere contro quella che considerava una dittatura sanitaria ed era un negazionista fanatico che professava teorie complottistiche ed era feroce approvatore della sponda “no vax”. Aveva promesso di uccidere un virologo belga molto in vista in questa terribile pandemia. Aveva già portato a termine degli attentati contro moschee che si trovano in Belgio.
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Rambo No vax trovato morto in un bosco
La caccia al Rambo no vax è durata delle settimane con gli inquirenti che sembravano in un vicolo cieco, brancolando nel buio. Era inserito nella lita delle persone attenzionate dal comunicato anti-terrorismo. Sono stati alla fine dei semplici cittadini che hanno rinvenuto il cadavere dell’uomo nel bosco. Inizialmente c’era un po’ di incertezza fino a che le autorità hanno riconosciuto l’uomo e dunque comunicato tutto al Ministero della Difesa di Bruxelles. Al momento però sono tanti i dubbi su come sia potuta arrivare la sua morte che non dovrebbe dipendere dalle forze dell’ordine.
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A pochi metri dal corpo è stato trovato il suo fuoristrada, già cercato in passato dalla polizia, con all’interno quattro tubi lanciarazzi. I medici legali hanno parlato di suicidio con arma da fuoco come causa della morte anche se si sta indagando con grande attenzione. Non è però chiaro ancora quale fosse il suo obiettivo e dove si stava dirigendo con i tubi in questione, anche se la sensazione è che fosse suo obiettivo una moschea.