L’europeo itinerante sta portando la competizione a toccare diversi stadio in tutta Europa e spesso ci troviamo di fronte a situazioni completamente differenti. In risalto c’è infatti la situazione ungherese con lo stadio dove sta giocando la nazionale di casa che è sempre completamente pieno senza distanziamento sociale e obbligo di mascherine. La situazione contagi è però uguale con il resto d’Europa. Qual è quindi la scelta migliore?
I dati dei contagi per Covid-19 vedono l’Ungheria allineata con il resto d’Europa. Le partite della nazionale guidata dal ct italiano Rossi vedono sempre lo stadio pieno con i tifosi che non hanno una distanza sociale da rispettare e pochissimi indossano la mascherina. Nel resto d’Europa, compresa l’Italia, gli stadi sono stati riaperti ai tifosi solo per una bassa percentuale con tutti i tifosi che sono invitati a rispettare il distanziamento l’uno con l’altro e ad indossare la mascherina. Un chiaro segnale di come alcune nazioni abbiano scelto un percorso diverso per affrontare l’emergenza data dalla pandemia.
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La speranza è quella che tra qualche mese non dovremo ritrovarci a rimpiangere alcune scelte dal punto di vista sanitario. Quello che però viene da chiederci è se sia giusto attuare forti limitazioni, soprattutto dal punto di vista lavorativo, quando in alcune zone c’è stata una ripartenza praticamente totale. Molte persone sono ancora in ginocchio dal punto di vista economico non potendo far ripartire a pieno regime la propria attività.
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