Ddl Zan, passo indietro da parte della Chiesa. Arrivano le dichiarazioni del Segretario di Stato del Vaticano, Pietro Parolin
Il Segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di ‘Vatican News’ per quanto riguarda la vicenda del Ddl Zan. Ha annunciato che la Chiesa non ha mai chiesto di bloccare la legge per quanto riguarda l’omotransfobia. Ha dichiarato inoltre che sono contro qualsiasi tipo di atteggiamento e gesti di odio e di intolleranza verso le persone a motivo del loro orientamento sessuale.
Ha aggiunto dicendo: “Quello che a noi preoccupa maggiormente sono i problemi che potrebbero derivare nel caso venisse adottato un testo con contenuti incerti, che potrebbe spostare il significato di ciò che è reato e ciò che non lo è“.
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La Santa Sede, inoltre, conferma che il concetto di discriminazione è “troppo vago“. Secondo Parolin la leggere non chiarisce bene quello che si può e quello che non si può fare. In mancanza di questa chiarezza si rischia di punire tutto ciò che è diverso sia da parte dell’uomo che della donna.
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E’ assolutamente d’accordo con quello che ha detto, ieri pomeriggio in Senato, il premier Italiano Mario Draghi: “Sono d’accordo sul fatto che dice che l’Italia è uno Stato laico e non confessionale.
Ed è per questo motivo che si è scelto di usare lo strumento della parola in queste relazioni internazionali”.
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