Si arricchisce di un nuovo candidato la corsa per il Sindaco di Roma in programma il prossimo ottobre, ha annunciato la propria discesa in campo Fabrizio Marrazzo in gara con il Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale
Diventano cinque i candidati a Sindaco di Roma per le elezioni del prossimo ottobre. Alle gità note candidature della Sindaca uscente, Virginia Raggi, a quella del centrodestra unito di Enrico Michetti e a alle due nell’ambito del centrosinistra, Roberto Gualtieri e Carlo Calenda si aggiunge da oggi, giovedì 24 giugno, quella di Fabrizio Marrazzo.
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Marrazzo, nessuna parentela con l’ex Presidente della Regione Lazio, è un ingegnere gestionale di 44 anni, storico attivista LGBT+. E’ lui il fondatore di Gay Help Line che diventerà come si legge dla suo sito Gay Center e portavoce Nazionale del Partito per il quale si candida in Campidoglio.
Fabrizio Marrazzo si candida Sindaco di Roma con il Partito Gay per i diritti LGBT+
In passato Marrazzo è stato Presidente dell’Arcigay di Roma e molto vicino, anzi organico, al Partito Democratico. Ha partecipato alle primarie ed ha sostenuto diversi candidati a consigliere comunale. Fino alla scelta, nel 2018, di fondare il Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale.
In una conferenza stampa Fabrizio Marrazzo ha comunicato i motivi della sua decisione “Sabato saremo presenti al Pride di Roma – ha spiegato il candidato Sindaco – ma ho voluto iniziare la campagna elettorale dall’ex Manicomio Santa Maria della Pietà il più grande in Europa, dove sino agli anni ’80 venivano chiuse persone lesbiche, gay, bisex e trans a volte minorenni, solo per la colpa di amare o essere differenti dagli altri“.
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Marrazzo nel presentare il suo programma entra nella polemica sul Disegno di Legge Zan ma anche in quale elettorato, quello solidale, ambientalista e liberale. “La nostra comunità – conclude Fabrizio Marrazzo – rappresenta il 15% e non ha alcuna rappresentanza istituzionale che possa incidere. E’ tempo di averla”.