A Gallipoli un locale viola il divieto che impone alle discoteche di rimanere chiuse: il conto per il proprietario è molto salato.
Continua a tenere banco il tema legato alle chiusure delle discoteche. La categoria lamenta la scarsa attenzione del Governo, che non avrebbe ancora scelto come e quando tentare di far ripartire le tante sale chiuse e all’aperto ferme ormai da tempo. L’estate intanto è entrata nel vivo, specialmente in quei luoghi dove nei mesi caldi arrivano turisti da tutta Italia. Ad esempio a Gallipoli, meta da ormai oltre un decennio di tanti giovani in cerca di svago e di feste.
Una di queste però è costata carissima al gestore di un locale. La Polizia si è infatti accorta di un’anomalia, o meglio di una chiara violazione, e la pratica passerà alla Prefettura che darà il responso definitivo sulle colpe del proprietario del locale. Gli viene infatti contestata la violazione delle normative per il contenimento del Covid, e a giudicare dai fatti, le colpe sembrano chiare.
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Discoteche chiuse, a Gallipoli ballano in 150: multa per il gestore
Tutto è accaduto a Gallipoli in un locale sulla spiaggia di Baria Verde. La Polizia è intervenuta sorprendendo almeno 150 giovani a ballare in assembramento e senza le mascherine protettive. Al gestore, si legge nella nota della Questura di Lecce, è stata contestata la violazione dell’attuale normativa che non ha stabilito la riapertura dei locali da ballo. Il tutto gli è costato 400 euro, oltre alla chiusura per almeno 5 giorni.
L’eventuale proroga o la riapertura sarà infatti gestita dalla Prefettura. La Polizia ha inoltre sentito le persone trovate all’interno del locale. Fra dj, personale barman, dipendenti e clienti, tutti hanno dichiarato di essere presenti alla serata solo per bere un drink. Un paradosso, o forse un colpevole ritardo. L’estate è infatti nel vivo ma i proprietari dei locali da ballo sembrano al momento la categoria più colpita e in difficoltà dai riflessi legati al Covid.