4 luglio 2006 – 4 luglio 2021: sono passati 15 anni da una delle partite più belle della nostra Nazionale contro la Germania
Oggi è il 4 luglio. Una data che ogni tifoso della Nazionale ricorda benissimo e che difficilmente potrà dimenticarsi. Esattamente quindici anni fa si disputò la semifinale del campionato del mondo del 2006, in Germania. Gli avversari? Proprio i tedeschi di Jurgen Klinsmann. L’Italia, guidata da Marcello Lippi, arrivò in quel torneo sommersa da tantissime critiche per via dello scandalo ‘Calciopoli’. Messe da parte le vicende che hanno riguardato tantissime società italiane (in particolare la Juventus), l’unico pensiero era quello di svolgere un buon Mondiale. Sette punti in tre partite nel girone contro Ghana, USA e Repubblica Ceca che sono valse il primo posto. Non male.
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Poi gli ottavi di finale contro l’Australia. Solamente un rigore ( molto dubbio) assegnato negli ultimi secondi e Totti che batte Schwarzer per l’1-0 finale. Ai quarti c’è l’Ucraina di Shevchenko (ancora come calciatore), ma gli Azzurri sono nettamente più forti e si sbarazzano di loro con tre reti (ci pensano Zambrotta ed una doppietta di Luca Toni).
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Arriva la semifinale, la madre di tutte le partite: Germania-Italia. Manco a dirlo che la nostra Nazionale partiva nettamente sfavorita per tantissimi motivi, ma nei 90 minuti riusciamo a reggere (e a volte anche ad attaccare).
Si va ai supplementari: il primo tempo si conclude con un palo di Gilardino ed una traversa di Zambrotta. Ce la meritavamo noi la finale, a prescindere, per quello che stavamo mostrando in campo. Nel secondo tempo, invece, l’odore dei calci di rigore si faceva sempre più sentire.
Ma al minuto 118’ un calciatore decise che ai penalty, l’Italia, non doveva assolutamente andarci. Si chiama Fabio Grosso che (sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Del Piero) viene servito ottimamente da Pirlo: il terzino del Palermo non ci pensa su due volte e tira al volo mettendo dentro il pallone dell’1-0.
I tedeschi, feriti nell’animo e nell’orgoglio, non ci stanno ed attaccano. Ballack e compagni ci provano in tutti i modi, ma quella sera (e nelle altre partite) un certo Fabio Cannavaro decise che nessuno doveva superare la difesa. Contropiede azzurro e palla ad Alberto Gilardino che si invola verso l’area avversaria: è solo contro due difensori tedeschi. Ad un certo punto, sulla sua sinistra, sbuca Del Piero completamente solo. Pallone per l’ex bianconero che la mette nel sette. E’ 2-0 e, soprattutto, finale!
Gioia, ma quanta sofferenza in quel match che tutti ricordano perfettamente. Germania-Italia non è mai stata una partita come tutte le altre, lo sanno bene soprattutto loro visto che nelle recenti sfide sono usciti sconfitti (tranne all’Europeo del 2016 dove vinsero solamente ai calci di rigore nei quarti di finale). Poi la finale si sa come andò a finire…
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