Lotta al Covid, non solo i vaccini: il “piano B” che fa sperare

Lotta al Covid, c’è una buona notizia contro le varianti, il farmaco funziona: “Meno vittime e pazienti intubati”.

Tocilizumab
Il “Toci”, speranza per i malati più gravi di Covid (Youtube)

Cresce la preoccupazione in diversi stati del mondo per la diffusione delle varianti. La tanto temuta “Delta” sta infatti facendo risalire la curva, e la ricerca scientifica va in due direzioni chiare. La prima è relativa ai vaccini, con la richiesta di Pfizer di somministrare una terza dose per aumentare gli anticorpi e la durata della protezione. La terza invece è mirata alla ricerca di farmaci che possano ridurre le ospedalizzazioni e le infezioni da Covid, con una conseguente diminuzione delle morti dovute al contagio.

In tal senso si fa largo una nuova ricerca su un farmaco che starebbe dando ottimi risultati. Sarebbe una buona notizia in un quadro delicato rappresenterebbe un’arma in più per la lotta alla pandemia. L’Oms sta infatti raccomandando la cura per i malati in condizioni gravi, e uno dei precursori è il professor Paolo Ascierto, direttore dell’unità di oncologia, melanoma, immunoterapia e terapie innovative all’Istituto Irrcs Fondazione Pascale di Napoli. 

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Lotta al Covid, il Tocilizumab è raccomandato dall’Oms: i dati

Vaccini
Non solo i vaccini, nella lotta al Covid il “Toci” è una speranza reale (foto Youtube)

La speranza resta quindi di trovare misure e cure adeguate per i pazienti che necessitano di ricovero. In tal senso si fa sempre più largo l’uso del Tocilizumab, farmaco anti artrite che è utilizzato contro la polmonite interstiziale da Covid. Si tratta di una cura, la prima, risultata efficace contro il Sars-Cov-2. I numeri parlano infatti di circa 15 morti in meno e 23 pazienti intubati in meno su 1000, e i dati arrivano dai risultati di più di 20 studi clinici. Il “Toci”, così viene chiamato per abbreviarne il nome, va di fatto a garantire effetti positivi sulle vie respiratorie, e in molti casi diventa decisivo nei casi più gravi.

Così tanto da essere raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il dottor Paolo Ascierto fu uno dei primi al mondo a sperimentarne l’utilizzo, insieme ai medici del Pascale e del Cotugno. Un metodo che risale addirittura ai primi mesi della pandemia, e adesso sembra essere l’unica cura alternativa alla prevenzione fornita dai vaccini. I dati sulle persone curate con il “Toci” sono infatti incoraggianti. Riduzione della mortalità del 13% e meno 28% di pazienti che hanno avuto bisogno della ventilazione meccanica su un campione i circa 10 mila persone. Il farmaco anti artrite sta quindi prendendo piede in diversi ospedali italiani, e potrebbe diventare un’altra arma importante per la lotta al Covid.

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