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Fatti

Covid, ci risiamo… risalgono i contagiati già a luglio: cosa può accadere?

Il Covid torna a fare paura.

Nonostante l’estate, nonostante la campagna vaccinale, i contagi riprendono ad aumentare e si paventano già nuove restrizioni.

Ma andiamo in primo luogo a vedere i numeri:

l’ultimo bollettino ha fatto registrare 1.400 contagi e 12 morti su 208.419 tamponi effettuati. Un incremento di appena 10 casi rispetto al giorno precedente ma che deve esser contestualizzato sul più ampio periodo: nella settimana appena conclusa sono stati rilevati 7.972 casi di positività al coronavirus contro i 5.260 della settimana precedente.

Tutta colpa della variante Delta, più contagiosa delle precedenti, che sta portando ad una ripresa dei contagi in anticipo rispetto all’anno scorso (quando stavamo lentamente uscendo dal lockdown: in quel caso i numeri ripresero ad aumentare a fine agosto, prima dell’esplosione di casi d’ottobre).

E per questa ragione il ministero della Salute avvisa: è fondamentale che la vaccinazione prosegua a spron battuto e che frattanto i nuovi casi vengano tracciati con costanza e tempestività.

“Nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante” – scrive in una nota il ministero, che sottolinea come si debba tenere conto “della possibile minore protezione contro le infezioni da variante Delta dopo una sola dose di vaccino, dell’efficacia sostenuta della vaccinazione completa e della necessità di effettuare una vaccinazione completa contro Covid-19 il prima possibile, se è disponibile, negli individui a rischio di grave infezione”.

E sebbene i numeri non siano ancora troppo preoccupanti, la situazione è sicuramente molto seria e allo stato di cose attuale ulteriori riaperture (come quelle delle discoteche) possono essere escluse.

Anche perché alcuni paesi hanno dovuto fare un passo indietro in tal senso: la Catalogna e la Cantabria, in Spagna, hanno deciso di chiudere i locali notturni nel weekend.

In Olanda è stato imposto nuovamente il coprifuoco (a mezzanotte, proprio per limitare l’attività dei locali notturni).

E per quanto riguarda le mascherine (che in Italia non sono più obbligatorie all’aperto dal 28 giugno) ci sono paesi che hanno dovuto fare inversioni ad U: Israele, per esempio, aveva abolito l’obbligo circa un mese fa (era il 15 giugno) ma è già tornato sui suoi passi.

La prudenza, quindi, è d’uopo.

Ed è fondamentale che tutti noi lo si sia, per evitare di tornare nuovamente a vivere l’incubo che stiamo vivendo da un anno e mezzo.

Erre

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