Sudafrica, rivolte dopo la carcerazione dell’ex presidente Zuma. 45 morti e più di 700 arresti
Ci sono almeno 45 morti in Sudafrica. Tantissime persone hanno protestato dopo la carcerazione dell’ex presidente Jacob Zuma. Quest’ultimo è stato condannato dalla Corte Suprema a 15 mesi di reclusione. Motivo? Non si era presentato alle udienze di un processo a suo carico per corruzione.
Una condanna che non è andata giù ai cittadini che hanno manifestato il loro dissenso con rivolte e saccheggi. I primi incidenti si sono verificati nella città di Kwazulu-Natal (26 morti). Poi anche a Johannesburg (19 persone hanno perso la vita). Il governo sudafricano ci ha tenuto a precisare che i morti che ci sono stati sono dovuti all’eccessiva calca che si è formata.
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Nelle immagini che circolano sul web si possono vedere persone che rubano televisori, biciclette, sedie e cibo dai centri commerciali e non solo. Non è bastato il messaggio da parte delle autorità che hanno inviato i loro militari a cercare di mantenere la calma. Questo è stata la decisione del presidente Cyril Ramaphosa che ha aggiunto: “Si tratta di azioni da parte di criminali e opportunisti“.
Sono 757 le persone che sono state arrestate. Lo ha annunciato il ministro della polizia, Bheki Cele. Purtroppo il Sudafrica non se la sta passando molto bene per via delle restrizioni dovute al Covid. Basti pensare che nei primi mesi del 2021 il tasso di disoccupazione ha sfiorato il 33%. Un anno prima si è contratta del 7% e quasi 2 milioni di persone sono finite sotto la soglia di povertà.
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