Green Pass, l’Italia come la Francia per le nuove restrizioni? Arrivano le prime dichiarazioni dopo il messaggio di Macron ai suoi cittadini
La Francia si prepara a combattere la variante Delta con nuove restrizioni in arrivo per i suoi cittadini. Il ‘Green pass Covid‘ sarà obbligatorio se ci si vuole recare al ristorante, cinema, teatro, andare a prendere il treno, oppure andare in eventi o luoghi dove ci sono più di 50 persone. Queste sono le regole di Emmanuel Macron che andranno in vigore dal 21 luglio. E l’Italia? Anche il ‘Bel Paese’ ci sta seriamente pensando.
Una idea che piace al generale Francesco Paolo Figliuolo che ne ha parlato a ‘Tg2 Post‘ su Rai Due: “Concordo con il presidente francese sul fatto che per ritornare alla normalità ci voglia la vaccinazione. Per convincere gli “irriducibili” questa certificazione può essere una buona soluzione. Anzi, potrebbe essere un motivo in più per vaccinarsi“.
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Anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, è favorevole e lo ha scritto con un lungo post sul suo profilo ufficiale Facebook: “Sono d’accordo con Macron. Come faccio a spiegare ai miei cittadini che vogliono tornare alla normalità e non lo possono ancora fare per colpa di chi non vuole ancora vaccinarsi? Io mi sono vaccinato per me e per la salute degli altri. Non è un obbligo, ma le restrizioni che attuerà la Francia sono giuste. Dobbiamo riconquistare la libertà“.
Chi, invece, non è d’accordo è il leader della Lega, Matteo Salvini che su Twitter annuncia: “Vaccino, tampone o Green Pass per entrare in bar e ristoranti? Non scherziamo“. Il deputato del Pd, Francesco Boccia: “Non ci sono altre vie: o green pass per tutti per gli eventi pubblici o obbligo vaccinale per le categorie a rischio. Regno Unito un modello? Stanno andando in crisi per via dei contagi che aumentano“.
Chiude Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia: “Green Pass? In questo momento non ce n’è bisogno. La campagna vaccinale sta andando molto bene“.
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