L’Italia tutta in bianco potrebbe presto diventare un ricordo.
Si parla già da parecchi giorni del rischio che alcune regioni tornino in zona gialla, con le limitazioni del caso che porterebbero migliaia di Italiani a non poter vivere l’estate al pieno delle possibilità che la bella stagione consentirebbe.
Ma c’è chi è entrato già in zona rossa.
Parliamo di un comune nel cosentino da poco meno di 5000 abitanti, Terranova da Sibari.
A stabilirlo, il presidente della Regione Calabria Nino Spirlì con una ordinanza entrato in vigore alle 22 dell’altro ieri e sarà valido fino a tutto il 21 luglio 2021.
Spirlì ha recepito una comunicazione del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza che ha informato che nel comune “si rileva una significativa circolazione virale tra la popolazione residente ed una incidenza decisamente superiore alla media regionale del periodo, con 25 nuovi casi confermati registratisi negli ultimi 7 giorni e, complessivamente, 48 casi negli ultimi 14 giorni su una popolazione di circa 4700 abitanti”.
L’Asp ha proseguito segnalando la “presenza nel territorio di 3 importanti focolai, di numerosi soggetti già positivi al test antigenico rapido e i molteplici contatti stretti che hanno determinato l’applicazione di numerose misure di quarantena”.
Da qui il suggerimento dell’adozione della cosiddetta zona rossa.
Un vero e proprio incubo che il resto dell’Italia teme possa ritornare a vivere a sua volta.
Anche perché la variante Delta sta circolando sempre più.
E come sottolinea il presidente della regione Calabria attraverso la propria ordinanza “la circolazione della variante ‘Delta’, stimata nel territorio regionale al 30%, ma in rapida progressione sull’intero territorio nazionale, impongono di mantenere alto il livello di attenzione, sia per prevenire eventuali risalite della curva dei contagi, che per il possibile aumento del grado di saturazione nel numero di posti letto occupati in area medica e terapia intensiva dell’intera Regione”.