Domenico Arcuri, manager dal quale era partita la svolta di Draghi, torna a Palazzo Chigi: avrà un nuovo incarico.
Ripescato. Domenico Arcuri era l’uomo che per primo fu esautorato da Mario Draghi. L’ex commissario per l’emergenza straordinaria pagò le colpe di una gestione che fu molto criticata, fino al benservito. Il suo addio però è durato poco, perché Arcuri qualche giorno fa è stato richiamato in servizio, in un altro ruolo strategico e molto delicato. A volte ritornano verrebbe da dire, ripescando un racconto di Stephen King, ma nel caso dell’ex commissario è più facile pensare che sia stato solo uno stop per placare le polemiche.
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Arcuri ripescato da Draghi: ha già un nuovo incarico
Quattro mesi. É durato tanto lo stop di Domenico Arcuri. Mario Draghi lo ha infatti già ripescato, ma quell’incarico passato inosservato è saltato fuori. Dopo averlo sostituito con il generale Figliuolo, per placare le polemiche dopo una gestione fortemente contestata e alcune prese di posizione errate, in materia di gestione dell’emergenza, Draghi ha affidato ad Arcuri un nuovo compito.
Sarà amministratore delegato dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa-Invitalia spa. Una mansione molto delicata. Il Governo ha infatti firmato una convenzione per avere da Arcuri una “assistenza per il monitoraggio e dell’avanzamento finanziario e procedurale degli investimenti pubblici”. E ancora per “la mappatura del portafoglio di progetti finanziati in ottica Programmi-Progetti e per la ricognizione di aree di criticità realizzativa da sottoporre ad azioni di supporto”. A volte ritornano. Ma quello di Stephen King era solo un racconto.