Massimo Galli contro la “terza dose”: “Imposizione burocratica”

Massimo Galli contro la “terza dose”: non sono mancate le parole pesanti. Con chi ce l’ha il direttore di Malattie infettive all’ospedale ‘Sacco di Milano’?

Massimo Galli (screenshot video YouTube)

Intervenuto al programma mattutino ‘Morning News‘ su canale 5, Massimo Galli si è espresso chiaramente sulla “terza dose”. Purtroppo i contagi in Italia stanno aumentando giorno dopo giorno per via della variante Delta che continua ad espandersi in tutta l’Europa e anche negli altri continenti.

C’è addirittura chi ha proposto un terzo richiamo del vaccino. Galli non ci sta e risponde così: “Sono molto sconcertato. Mi sa più che solo la casa farmaceutica ne parli e quindi quella che produce il vaccino. Sicuramente ci sarà una impennata degli anticorpi, ma quello che mi chiedo io è: serve? Oppure farlo a chi ha una risposta immune accettabile?“.

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Poi ha continuato dicendo: “Prima che mi convincano a vaccinarmi con una terza dose, con un vaccino che è stato impostato su un virus che circolava già da marzo 2020, devono dimostrare che ho una risposta immune. Altrimenti i sanitari di tutta Italia gli facciamo fare elementi di sperimentazione sulla terza dose su imposizione burocratica? Io personalmente sono contrario“.

Non solo, Galli mette in mezzo anche la politica: “Credo si tratti di un ordine politico. Bisogna tranquillizzare le persone e dirle che, mal che vada, si va con la terza dose. La domanda è se non sarebbe molto più serio cercare di capire qual è lo stato effettivo delle persone che sono immunodepresse e hanno dei problemi sanitari. Poi sapere dagli operatori sanitari se c’è una risposta immune. Dobbiamo chiarire questi punti, altrimenti continueremo a fare cose inutili come vaccinare i guariti“.

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