Enrico Michetti a Radio Radio spiega il motivo che lo ha portato ad allontanarsi durante il confronto con gli altri candidati a sindaco di Roma.
Intervenuto ai microfoni di Radio Radio, Enrico Michetti ha parlato del motivo che lo ha portato ad allontanarsi durante il confronto con gli altri candidati. E non sono mancate in queste intervista ‘frecciatine’ agli avversari: “Io me ne sono andato perché non è con gli insulti che si fa la buona amministrazione, ma è con il dialogo […]. Buona parte della politica è contro di me perché io rappresento l’uomo nuovo. Quei tre che si candidano rappresentano il potere, hanno già dimostrato cosa sanno fare […]. A me non possono dire nulla. Domani, se sarò eletto sindaco, possono dirmi qualcosa. Loro hanno già dimostrato cosa sanno fare. Loro rappresentano la realtà della politica nazionale e locale […]“.
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“Senza giri di parole – ha aggiunto il candidato del Centrodestra – questa schiettezza fa paura. Io non debbo parlare male di nessuno […]. Calenda, Gualtieri e Raggi hanno avuto incarichi politici e bisogna dare un giudizio al loro lavoro“.
E sulle cose da fare ha aggiunto: “Bisogna chiudere l’anello ferroviario, incrementare i prolungamenti dei tronconi attuali della metropolitana […]. La metropolitana di Anagnina potrebbe essere allungata di qualche chilometro e arrivare all’aeroporto di Ciampino. E come del resto anche gli altri tronconi. Come per esempio dalla stazione di Battistini a Casalotti sono quattro chilometri […] e si prolunga quel tratto al posto di fare una funivia […]“.
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