Mentre l’attacco hacker alla Regione Lazio è ancora in corso, arrivano le prime certezze: arriverebbe dall’estero e si indaga sul riscatto.
Arriverebbe dall’estero l’attacco hacker che ha colpito il Ced della Regione Lazio. Mentre l’affondo sui sistemi è ancora in corso, ed ha condizionato e disattivato anche il portale Salute Lazio e la rete vaccinale, arrivano le prime conferme sugli autori. La Polizia Postale sta lavorando da più di un giorno, ed avrebbe accertato la provenienza estera dell’intromissione nei sistemi.
Al momento non è stata circoscritta l’area geografica dal quale sia arrivato l’attacco – svela l’Ansa – ma intanto si indaga anche su una particolare richiesta di riscatto che sarebbe arrivata. Ecco come hanno fatto gli hacker a violare i sistemi e cosa sarebbe stato chiesto.
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Attacco hacker Regione Lazio: cosa è stato chiesto per il riscatto
Mentre il blocco continua, la Polizia Postale continua ad indagare. I pirati informatici, tramite l’utilizzo dei malware, si sono infiltrati nel sistema dal profilo di un amministratore di rete. Hanno quindi disattivato il “cryptolocker”, paralizzando i sistemi e bloccando anche le prenotazioni per il vaccino. L’indagine prosegue, coordinata dalla Procura di Roma. Ed ha accertato la provenienza estera. E il lavoro degli investigatori si dirama intanto su due fronti. Uno sulla provenienza geografica, e l’altro sul riscatto. Pare infatti che sia arrivata una ingente richiesta di Bitcoin da parte degli hacker.