Enrico Michetti accelera e lancia un messaggio ai romani: “Case e asili prima a loro, niente insulti, parliamo di programmi”.
Enrico Michetti lancia la volata al Campidoglio, e invia messaggi chiari ai romani e agli altri candidati. Intervistato su Il Tempo, si è focalizzato sulle idee programmatiche e sulle idee per la gestione della capitale. “Se vogliono una campagna colpo su colpo la avranno – ha sottolineato – e ci sarà sempre una risposta puntuale, ma basata sulle idee e sui programmi. Non serve confusione e non bisogna buttarla sul piano della rissa. Gli elettori romani hanno bisogno di capire quale sarà il loro futuro e non di assistere ad una continua confusione”.
Poi l’affondo sui programmi, e un primo segnale importante che arriva a favore dei cittadini della capitale. Riguarda il tema delle case e degli asili, che secondo Enrico Michetti sono fondamentali per assicurare un futuro importante e indubbiamente diverso ai romani.
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Entra nel vivo dei programmi Enrico Michetti, che chiede ai candidati di confrontarsi sui temi importanti e sulle emergenze che affliggono da anni gli abitanti della capitale. A partire dal tema delle case. “Conosco la situazione di tante famiglie – ammette – perché ci parlo ogni giorno. Va rilanciato il buono affitto, e va messa mano alle graduatorie. C’è bisogno di valutare il censimento degli immobili pubblici abusivamente occupati, a partire da quelli di proprietà del comune”. Vuole dare risposte Michetti, e parla anche di asili e servizi.
“Serve controllare che non ci siano abusi – prosegue il candidato sindaco – e il welfare cittadino spetta innanzitutto ai romani. Dobbiamo garantire risposte rapide, ad esempio sulle graduatorie dei nidi e sulle case popolari, che sono ferme nonostante ci siano famiglie e giovani coppie residenti a Roma che non hanno un alloggio. Bisogna consentire loro di avverare il sogno di costruire una famiglia, nel rispetto delle leggi e dei doveri”. Poi un passaggio sull’emergenza rifiuti. “É una triste eredità che lasceranno. Quando parlo di dialogo mi riferisco al confronto col territorio. Se in un quartiere c’è un problema devo dare risposte e servizi. Si chiama etica della responsabilità”. Michetti lancia la volata e parla di programmi. Gli elettori, almeno stando ai sondaggi, premiano la volontà di confrontarsi sui problemi che attanagliano la capitale.
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