Clamorosa coda dopo le Olimpiadi di Tokyo: dopo le accuse alle altre squadre, sospeso per doping lo staffettista della Gran Bretagna.
La gatta della dispensa quello che fa pensa. Un proverbio, nulla di più, che spesso però risulta assolutamente d’attualità. E nel caso del team britannico d’atletica torna tristemente in voga. Dopo aver accusato i velocisti italiani di essere dopati, i tabloid inglesi si trovano a fare i conti con il doping. In casa loro, e più precisamente nelle analisi dello staffettista CJ Ujah. Sarebbe risultato positivo a ben due sostanze vietate. La S23, che aiuta gli atleti nella costruzione muscolare, e l’anabolizzante ostarina. Chiaro che se questo tipo di violazione venisse confermata, la classifica delle 4×100, vinta dall’Italia, sarebbe stravolta.
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Accadde già a Pechino infatti, precisamente alla Giamaica. Dopo la positività riscontrata a Nesta Carter, il team fu squalificato. Ecco perché la Gran Bretagna rischia grosso. La decisione di eliminarla dal podio potrebbe di fatto trasformare in argento il bronzo del Canada, e regalare una incredibile medaglia di bronzo alla Cina, giunta al quarto posto al termine della gara. E intanto i tabloid inglesi tacciono. In attesa di capire quali siano gli sviluppi. É proprio vero che a volte i proverbi popolari rendono l’idea di quanto accade nella realtà.