Diciamolo chiaramente: le mascherine-pannolino hanno decisamente fallito. In quanti ne hanno viste in giro? Quasi nessuno. Basti pensare che la Regione Lombardia ha speso più di 8 milioni di euro ad una ex ditta che produceva appunto pannolini. Gli oggetti in questione, infatti, sono rimasti (e lo sono ancora) in magazzino visto che nessuno li usava per coprire naso e bocca. Tanti soldi buttati via. Anche la Procura di Milano lo ha dichiarato: “Uso fallimentare dei soldi pubblici”, più chiaro di così. Andiamo con ordine: 18 milioni di mascherine, vendute 45 centesimi l’una per un totale di 8,1 milioni + Iva. Il tutto commissionato il 26 marzo del 2020. Un vero e proprio flop.
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Tanto è vero che il resto delle mascherine si trovano ancora inscatolate e che non sono mai arrivate negli ospedali (solo al Niguarda e a Busto Arsizio), visto che coloro che lavorano lì dentro li reputavano tutto ma tranne che mascherine. Il primo (e probabilmente anche unico) ad utilizzare fu il governatore della Lombardia, Attilio Fontana che durante la pandemia fu immortalato con questo strano oggetto. Anzi: anche il leader della Lega, Matteo Salvini, si fece vedere in pubblico con la mascherina-pannolino.
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