Terza dose del vaccino, si deve fare oppure no? Arriva la risposta definitiva a questa domanda che sta tormentando tantissimi cittadini italiani. A rilasciare queste importanti dichiarazioni ci ha pensato il noto virologo, Francesco Vaia
Ci ha pensato il virologo Francesco Vaia (dell’Istituto nazionale malattie infettive dello Spallanzani) a rispondere alla domanda che moltissime persone si stanno facendo in questo periodo, ovvero quella riguardante alla terza dose del vaccino. E’ il caso oppure no? Quest’ultimo ha voluto rilasciare un’intervista al quotidiano ‘Il Tempo’ e la risposta sembra essere definitiva.
Queste alcune delle sue parole: “Non mi pare proprio il momento di parlare della terza dose. Non è quello che serve adesso. In questo momento, l’unica cosa importante, è quella di proseguire con la campagna di vaccinazione in Italia. Siamo arrivati al 67,25%, un buon risultato, ma non dobbiamo assolutamente fermarci. Secondo il mio punto di vista, per essere sicuri, si deve arrivare come minimo all’85%“.
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Vaia ha spiegato anche il perché. Gli anticorpi, con il passare dei mesi, subiscono un notevole calo. Una volta che si valutano i vaccini non si deve vedere solamente la risposta anticorporale, ma la capacità neutralizzante, memoria cellulare, linfociti T.
Nel caso di un possibile richiamo alla terza dose? “Se questo dovesse avvenire è solamente per esigenze scientifiche, non per interessi industriali o legati al prezzo dei vaccini. Condivido il pensiero dell’Oms, ovvero quello di portare i vaccini nei paesi più poveri. Visto che queste persone si muovono, dobbiamo evitare di chiudere nuovamente le frontiere“.
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