Emergono novità interessanti sull’incendio che ha distrutto il grattacielo a Milano mettendo in pericolo molte persone: i materiali sarebbero inadeguati.
L’analisi degli esperti sul vasto incendio divampato sul grattacielo di Milano testimoniano l’inadeguatezza di alcuni materiali. É quanto emerso dopo la ricostruzione della velocità con cui le fiamme hanno divorato la facciate dell’edificio. C’è stato infatti bisogno dell’intervento di diverse squadre di Vigili del Fuoco, e solo l’efficienza nel lavoro e l’intervento tempestivo, ha evitato guai maggiori. Già ieri era infatti emerso che le squadre in servizio erano intervenute repentinamente, e l’incendio non si era ancora esteso.
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In poco tempo però il fuoco è letteralmente divampato, creando pericoli evidenti e danni ingenti. Il problema sarebbe infatti nei materiali esterni con cui è stato costruito il grattacielo di Milano. Lo afferma il professor Angelo Lucchini al Corriere della Sera. “Il sistema interno ha funzionato – sottolinea il docente di Architettura al Policlinico di Milano – perché le fiamme si sono propagate solo all’esterno. Non so quali siano i materiali con i quali è stato costruito, ma mi viene da dire che i materiali combustibili hanno reagito immediatamente all’innesco. Non c’è una vera e propria linea guida in merito. Solo raccomandazioni. Peraltro fatte molto bene. É auspicabile che si acceleri il passaggio ad un livello obbligatorio”.