Scatta oggi l’obbligo di Green Pass per treni e altri mezzi di trasporto: il fronte della protesta cresce, cosa sta accadendo.
Dopo il 6 agosto, anche l’1 settembre diventa una data cruciale legata al Green Pass. É il giorno dei nuovi obblighi legati al certificato verde, che dopo quelli relativi alla ristorazione, a piscine e palestre e ad un serie di attività, sarà da oggi in vigore anche per treni e altri mezzi di traporto a lunga percorrenza. Di fatto sarà vietato salire su navi, aerei, e nei vagoni delle linea ferroviaria senza aver completato la vaccinazione. Chi sarà sorpreso sui treni senza il Green Pass sarà spostato in uno scompartimento apposito, e poi fatto scendere immediatamente alla prima stazione. Ecco quindi che infuria la protesta. Vibrante, sia per le minacce verbali ad alcuni virologi e infettivologi, che per i messaggi apparsi nel tam tam mediatico.
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No vax e No Green pass hanno infatti messo nel mirino anche la politica, rea secondo alcuni di loro, di aver tradito le attese di chi attendeva un fronte contro i vaccini anche nei palazzi del governo. Accuse pesanti e minacce neanche troppo nascoste, che alzano il clima dello scontro. E intanto per oggi è annunciato un blocco nelle stazioni dei treni. Al momento non c’è notizia di stop e o di tensioni nelle stazioni italiane, ma il pericolo è alto e la tensione massima. Anche perché le associazioni chiedono con forza pene severe per chi in manifestazioni pubbliche interrompe il servizio.
Saranno 24 ore infuocate quelle in cui partirà la fase due, e intanto parte anche la scuola, che sarà aperta al momento ai professori e a breve anche agli alunni. Un altro tema caldo che fra ritardi e scarsa organizzazione rischia di far diventare settembre un mese delicato sul tema della pandemia.