Un’auto è finita nel Garda e ai soccorritori è stato vietato di salire sull’elicottero. Ecco il motivo di questo divieto.
Un’auto è finita nel Garda, ma i soccorritori non sono riusciti a salire sull’elicottero perché sprovvisti di Green Pass. L’episodio molto particolare, come riportato da Il Messaggero, è successo nella giornata di domenica 29 agosto, ma fortunata non ci sono state particolari conseguenze visto che in auto non c’era nessuno.
Le operazioni di recupero da parte dei sommozzatori della Protezione Civile sono durate più di un’ora proprio per la mancanza della certificazione verde per alcuni di loro. Solitamente questi soccorsi hanno una durata minima visto che il trasferimento avviene tramite l’elicottero, ma questa volta l’intera squadra non è riuscita a salire sul mezzo perché alcuni di loro sprovvisti di Green Pass. Una applicazione rigida della norma, ma anche su questo tema il confronto nel Governo è aperto per trovare una soluzione.
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Le regole della Protezione Civile
Green Pass obbligatorio per salire sui mezzi. E’ questa la decisione presa della Protezione Civile del Trentino per incentivare il personale alla vaccinazione, ma anche per avere un controllo sanitario maggiore da parte del personale.
Per poter usufruire dell’elicottero, infatti, l’intera squadra deve avere la certificazione verde e quindi essersi sottoposti al vaccino oppure ad un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti. Questa volta, però, alcuni operatori erano sprovvisti del Green Pass e per questo motivo hanno dovuto raggiungere il posto con la vettura. Fortunatamente nessuna persona è rimasta intrappolata in auto e per questo motivo i ritardi non hanno portato problemi.
L’episodio ha portato sicuramente a polemiche e la discussione potrebbe arrivare sul tavolo del Governo. Il premier Draghi e il resto della maggioranza sta ragionando sull’ipotesi di ampliare l’utilizzo del Green Pass e presto si potrebbe arrivare ad un nuovo decreto per consentire a tutte le attività di ripartire in sicurezza.
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