Vaccinazioni, arrivano le parole da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quest’ultimo ha parlato direttamente dall’università della città di Pavia per quanto riguarda l’obbligo vaccinale. Non tutti, però, si sono ritrovati con le sue dichiarazioni
Continua il programma di vaccinazione in tutta Italia per combattere il Covid. I dati sono incoraggianti: più del 70% della popolazione italiana (per la precisione il 71,65%) ha effettuato la doppia dose del vaccino. In tanti hanno chiesto al popolo di continuare questo processo di immunizzazione, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha fatto. Quest’ultimo ha parlato direttamente nel corso dell’anno accademico dell’università della città di Pavia.
Per il capo dello Stato la vaccinazione è un dovere morale e civico. Le dosi sono state create apposta per poter sconfiggere questo virus che non ha mai cessato la sua espansione. Per Mattarella non ci sono altre soluzioni: questo è l’unico modo per poter superare i problemi economici e sociali che la pandemia ha causato (e che sta continuando a causare). Se non ci si vaccina è un pericolo soprattutto per gli altri: “Non mi riferisco a chi non può vaccinarsi, ma a chi non vuole limita la libertà di vita agli altri. Sia per il lavoro, istruzione e svago. Altrimenti questa non è vita“.
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Vaccinazioni, Mattarella contro le minacce a medici e giornalisti
Negli ultimi giorni si sono verificate manifestazioni dei “no-vax” e dei “No-Green Pass” ma ad avere la peggio sono stati alcuni giornalisti che sono stati presi di mira e picchiati da parte di altre persone che della vaccinazione non vogliono avere nulla a che fare.
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Anche per chi lavora nei nosocomi la situazione non è per nulla difficile. Questo il suo appello: “Minacce e violenze contro queste categorie di lavoratori è un allarmante grave. Devono assolutamente essere contrastati affinché episodi del genere non avvengano più“.
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