Sangue dalla bocca e uno straccio con candeggina: spunta una nuova pista per l’omicidio di Chiara a Verona.
Niente segni di contusione al corpo e neanche alla testa, ma una fuoriuscita di sangue dalla bocca che fa pensare all’emorragia interna. L’omicidio di Chiara a Verona si tinge di giallo, soprattutto dopo il fermo del presunto omicida. Si tratta di Emanuele Impellizzeri, 38enne che si è introdotto dalla finestra ma non ha fornito dopo il fermo i motivi del suo gesto. La sua fuga è durata poco, così come la sua deposizione. Ha infatti confermato che dopo la spinta e la caduta, la ragazza, sarebbe rinvenuta, e lui avrebbe pensato di mettere uno straccio alla bocca per evitare di farla urlare.
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Su quello straccio però ci sono tracce di candeggina, e non risultano al momento segni e contusioni. L’ipotesi della morte è emorragia interna, ma domani sarà effettuata l’autopsia che colmerà i silenzi e i racconti parziali del presunto omicida. I Carabinieri di Verona proseguono nelle indagini, e al momento sembrano aver escluso il furto o liti condominiali. Prende piede l’ipotesi della violenza sessuale, ma solo domani arriveranno le prime notizie sull’efferato omicidio.