Il Comune di Roma è stato multato dal Garante della Privacy per non aver tutelato i dati degli automobilisti che usavano i parcheggi a pagamento.
Il Comune di Roma è stato multato dal Garante della Privacy per non aver rispettato la tutela dei dati degli automobilisti che usavano i parcheggi a pagamento. Le verifiche sono iniziate dopo la denuncia di un utente che, come riportato da RomaToday, lamentava la nuova versione dei parcometri.
Il sistema, adottato nel 2018, prevede l’inserimento del numero di targa, ma non era chiaro come veniva tutelata la protezione della privacy del cittadino. L’indagine ha confermato che il Comune non aveva fornito alcuna informazione sul trattamento dei dati e soprattutto nominato Atac come responsabile di questi controlli. Mancava anche la definizione dei tempi di conservazione dei dati del cittadino e questo consentiva al personale di poter verificare anche in futuro qualsiasi targa senza alcuna traccia. Un sistema, quindi, che non è piaciuto all’Autorità tanto da decidere una multa milionaria nei confronti del Comune di Roma, ma anche dell’Atac del subfornitore di questi parcometri.
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La multa
Per il Comune di Roma il Garante della Privacy ha deciso una sanzione di 800mila euro. 400mila, invece, per l’Atac e 30mila per Flowbird Italia, la società che ha fornito questi nuovi parcometri.
Nelle prossime settimane la sindaca Raggi dovrà mettere in regola questi strumenti per garantire agli utenti il rispetto della privacy. Una bocciatura al Comune e alla prima cittadina arrivata a pochi giorni dalle prossime elezioni. Nessun commento, al momento, da parte dell’inquilina del Campidoglio, ma la vicenda è stata diventata virale in poco tempo e sicuramente farà discutere ancora per diverso.
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Una sanzione davvero molto dura nei confronti del Comune e il Garante nei prossimi mesi valuterà il rispetto delle indicazioni. In caso contrario, non si esclude una nuova sanzione nei confronti del Comune e delle altre società coinvolte in questa vicenda.
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