Covid, Zangrillo torna all’attacco: il suo ‘tweet’ scatena polemiche

Covid, il professor Alberto Zangrillo non ci sta e continua ad attaccare. Lo ha fatto, direttamente, dal suo profilo social con un ‘tweet’ che sta scatenando un bel po’ di polemiche tra gli utenti

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Alberto Zangrillo manda in tilt i social (screenshot video YouTube)

Un suo ‘tweet’, mandato online nella giornata di ieri, sta facendo molto discutere. Stiamo parlando del professor Alberto Zangrillo. Il direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano ha voluto usare uno dei social più conosciuti al mondo per dire la sua per quanto riguarda la situazione Covid. Per il 63enne, infatti, dopo più di un anno e mezzo che la pandemia ha cambiato completamente le nostre vite, è arrivato il momento di pensare ad altro.

Ovvero? Alle altre morti che sono causate non in primis dal virus. Su Twitter ha fatto capire ai suoi utenti e non che ora è il bisogno di concentrarsi sui malati “extra Covid” e non più su quelli che hanno contratto il virus. Per rendere il tutto più chiaro ha deciso di pubblicare dei dati importanti che vanno dall’11 fino al 18 settembre di quest’anno.

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Zangrillo: “Ora occupiamoci del 99,5% che muore d’altro

Andiamo con ordine: dall’11 al 18 settembre, nell’ospedale San Raffaele, si sono verificati ben 1215 accessi in Pronto Soccorso. Tra questi solamente 16 di loro erano per Covid (1,3%). Tra questi: 6 di loro sono attualmente ricoverati, 4 si trovano in reparti ordinari e 2 in terapia intensiva (non si sono sottoposti al vaccino). Questo il suo messaggio: “Con questi dati, ora, occupiamoci del 99,5% di coloro che muoiono d’altro“.

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Lo stesso Zangrillo, il 12 agosto, aveva definito il Covid come “clinicamente morto”. Non solo: si era scagliato contro giornalisti e tv che continuavano a diffondere il “terrore”.  Tra i commenti c’è chi lo sostiene e chi invece lo attacca.

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