I talebani chiedono di intervenite all’assemblea Onu davanti ai leader della nazioni unite: le reazioni sono pesantissime.
La richiesta arriva al sottosegretario delle Nazioni unite, e crea il caos dopo quanto accaduto in Afghanistan. I talebani nella missiva, chiedono di parlare all’assemblea Onu, e avrebbero nominato il loro portavoce con sede a Doha, Suhail Shaheen. Sarebbe lui l’ambasciatore delle Nazioni Unite dell’Afghanistan, almeno secondo quanto riporta l’agenzia Reuters. Anche le nomine del recente governo infatti dividono. Nessuna donna, un solo esponente di etnia hazara, due comandanti, Sadr Mullah Mohammad Ibrahim e Mullah Abdul Qayum Zakir, nominati rispettivamente vice ministri dell’Interno e della Difesa.
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La richiesta ha scatenato reazioni pesanti. Di Maio ha chiesto di fare fatti e non parole. “I talebani vorrebbero parlare all’Onu? Prima dimostrino di rispettare i diritti delle donne”, ha tuonato da New York. Dall’Afghanistan arrivano infatti rassicurazioni su un governo che sarebbe provvisorio, e su un lavoro costante per rendere le autorità più inclusive rispetto al tema delle donne e dei rappresentanti delle minoranze. I talebani stanno riconoscendo inoltre le difficoltà in alcune provincie, in cui i rappresentanti dei media restano sotto attacco e non c’è libertà di agire e lavorare. Arrivano altre rassicurazioni in merito, ma al momento poche azioni. Difficile attendere che possano intervenire nell’assemblea Onu, e intanto arriverà a breve una risposta alla loro richiesta.