Tiwa Savage, nota cantante nigeriana, è stata ricattata dopo che alcuni utenti hanno messo in rete un suo video “hard”. A quanto pare, però, lei non vuole affatto cedere
Scoppia lo scandalo attorno a Tiwa Savage. Per chi non la conoscesse si tratta di una cantante molto nota in Nigeria ed anche in altri paesi del mondo. A far discutere, però, questa volta non è il suo ultimo grande successo oppure un nuovo album ma ben altro. Un qualcosa di davvero molto riservato che mai nessuno si sarebbe aspettato che venisse diffuso (figuriamoci lei).
Un suo video intimo, in compagnia di un’altra persona, è finito in rete. Purtroppo il web è spietato in queste circostanze, tanto è vero che il filmato si è diffuso in pochissimo tempo diventando virale sui social network. A quanto pare la Savage, però, non ha voluto cedere ad alcun ricatto da parte dello stalker che ha avuto questo filmato.
Del video ha parlato la stessa cantante rilasciando alcune dichiarazioni alla ‘BBC‘ che hanno spiazzato tutti. Andiamo con ordine: pare che su Snapchat il video sia stato inviato per sbaglio ad un utente che, invece di cancellarlo e fare finta di niente, ha deciso di inoltrarlo. Come dicevamo pocanzi: non ci è voluto molto affinché il filmato diventasse virale.
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Revenge Porn, Tiwa Savege risponde: “E’ naturale“
Queste le parole di una delle più famose Afrobeat: “Fare sesso è un qualcosa di naturale. Non ci vedo nulla di sbagliato. Il mio compagno ha postato per sbaglio sui social il filmato. Dopo pochi secondi si è accorto dell’errore e lo ha cancellato“. Non è stato per nulla facile quando ha visto per la prima volta il video in rete, non è riuscita a trattenere le lacrime ed ha avuto anche paura per le conseguenze.
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Non cederà mai al ricatto. Lo ha detto la stessa ‘First Lady‘ (così si fa chiamare nell’ambiente musicale) visto che si tratta di un “qualcosa di naturale”. Le preoccupazioni per i suoi fan e familiari erano alte, ma non ha mai pensato neanche per un secondo di cedere alle estorsioni. In Nigeria, dal 2015, le vittime del ‘Revenge Porn’ sono tutelate da una legge che condanna il colpevole fino a tre anni di carcere.
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