Attacco a Cigl, Lamorgese: “Sapevamo, non siamo intervenuti”. Furia Meloni

Giorgia Meloni attacca la Lamorgese dopo le parole sull’attacco alla sede Cigl: si scatena il caos e il clima politico diventa rovente. 

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Lamorgese, duro affondo della Meloni nei suoi confronti (Youtube)

“C’era l’evidente rischio di una reazione violenta dei suoi sodali con degenerazione dell’ordine pubblico”. Le frasi della Lamorgese hanno generato il caos dopo gli scontri a Roma e gli attacchi ai sindacati. Ha risposto così alla domanda sul mancato fermo di Giuliano Castellino, sottoposto a Daspo, pur avendo a piazza del Popolo incitato la folla dal palco ad assaltare la sede del sindacato.

E la sua giustificazione sembra una toppa che a volte è peggio del buco. É così, perché evitare una azione, consentendone di fatto un’altra, non è una giustificazione che è piaciuta a Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha tuonato contro il ministro.

Attacco a Cigl, la Meloni tuona contro Lamorgese: “Strategia della tensione”

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni parla di strategia della tensione dopo le parole del ministro Lamorgese sugli attacchi alla Cigl (screenshot video Facebook)

La confessione della Lamorgese è arrivata con una risposta chiara alla Question time della Camera. Una sorta di attacco “tollerato”, quello di Forza Nuova alla sede del sindacato. E la giustificazione, chiaramente, non è piaciuta. Le parole sul palco erano infatti il preludio ad una offensiva immediata, che è puntualmente arrivata, è stata consentita, e poi condannata.

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A Giorgia Meloni questo passaggio, e le parole della Lamorgese, non sono affatto piaciute. “Sapeva e non ha fatto nulla – ha riferito – e questa è strategia della tensione. Inaccettabile”. Salvini si è invece detto preoccupato della piega che sta prendendo lo scontro politico in Italia e ha chiesto a Draghi di “svelenire il clima”, per evitare guai maggiori. E intanto la giornata di domani diventa calda sul tema Green pass.

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