Un dipendente è stato licenziato con l’accusa di aver spoilerato le informazioni di uno show. Ecco i dettagli di questa vicenda.
Un dipendente è stato licenziato con l’accusa di aver spoilerato uno show. La decisione, come riportato da La Stampa, è stata presa da Netflix. Il proprio lavoratore, secondo le notizie fornite dalla stessa azienda, avrebbe reso pubbliche alcune informazioni riservate sul programma di Dave Chappelle The Closer.
Nel comunicato citato da Forbes, la multinazionale ha spiegato di aver preso questa decisione per aver “condiviso alcune informazioni riservate e commercialmente sensibili al di fuori dell’azienda”. Una mossa che sarebbe fatta da sentimenti di delusioni e dolore nei confronti della stessa Netflix. Altri dettagli non sono stati forniti e si è preferito mantenere il massimo riserbo sull’identità della persona che ha fatto questo gesto.
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Le informazioni riservate rese pubbliche
L’azienda ha preferito non soffermarsi anche sulle informazioni che lo stesso dipendente ha deciso di rendere pubbliche. Ma dalle indiscrezioni dei media americani, che citano fonti, l’uomo avrebbe riferito alcuni dati sensibili tra cui il costo dello speciale e le preoccupazioni da parte dei dipendenti sullo show ancora prima che uscisse.
Come scritto da La Stampa, il programma di Dave Chappelle è al centro della polemica ormai da giorni per alcune battute dello stesso conduttore considerate transfobiche. Preoccupazioni che, sempre secondo i media, sarebbero state dette alla stessa azienda da parte dei dipendenti, ma su questo Netflix non ha mai avuto intenzione di fare passi indietro anzi ha rivendicato la libertà creativa.
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Non è la prima volta che Netflix prende una decisione simile nei confronti di dipendenti. Già lunedì 11 ottobre erano finiti nel mirino tre lavoratori in seguito alle polemiche su The Closer. In un primo momento sospesi, i dipendenti sono stati reintegrati con l’azienda che ha smentito qualsiasi collegamento tra le due cose. Le polemiche, però, non mancano e sicuramente ci aspettiamo altre polemiche in futuro.
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