L’ex fischietto Cesari pesantissimo sulla direzione di Orsato e sulla classe arbitrale: affondo durissimo e critiche dirette.
Graziano Cesari è intervenuto sulla vicenda Orsato e sulla classe arbitrale italiana, mostrando un cartellino rosso al direttore di gara. É finito nell’occhio del ciclone dopo le parole nel tunnel in occasione di Juve Roma, e la sua spiegazione a Cristante, che si aggiunge all’errore in occasione del rigore ai giallorossi, ha creato confusione e scatenato le critiche. Nella rassegna stampa di Radio Sei, Graziano Cesari si è scagliato contro il movimento.
“É in crisi di vocazione – ha dichiarato – di carisma. Mancano i leader, e soprattutto c’è l’esigenza di specializzazione”. Cesari li chiama “tuttologi”, riferendosi a Var, arbitri, quarto uomo, che fanno tutto ma non sembrano saper gestire le situazioni. Poi il duro attacco.
Cesari su Orsato e arbitri: “L’AIA non è pronta ad alcune cose, lui va fermato”
“Spiegare qualcosa ai calciatori è lecito – ha dichiarato Graziano Cesari – ma non in quel modo. Ciò che ha detto Orsato a Cristante però ti mette con le spalle al muro. O mandi Orsato a spiegare che ha detto una cosa non conforme al regolamento, oppure devi avere la forza e la struttura per accettare l’errore e comunicarlo. L’AIA però non è ancora pronta a fare questo”.
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Poi un attacco diretto ad Orsato. “C’è forse una certa forma di protagonismo da parte sua. Se fossi stato io il designatore mi sarei arrabbiato. Non per l’errore, perché tutti sbagliano, non dovrebbe accadere ma ci può stare. Il problema però è la spiegazione. É chiaro che ci sono le telecamere, e forse sarebbe stata l’occasione giusta per spiegare a tutti il regolamento. Le sue parole però sono state errate, e questo è chiaro che fa arrabbiare i tifosi”.