Inghilterra, il Covid fa paura: numeri record, cosa c’è dietro

In Inghilterra boom di casi, e salgono i decessi legati al Covid: ecco i motivi di una nuova emergenza che preoccupa.

La crescita di contagi e decessi legati al Covid preoccupa l’Inghilterra. Tutti gli occhi in Europa sono sull’andamento della pandemia in Gran Bretagna, che sembra risentire di alcune decisioni forse inopportune, o almeno dal tempismo sbagliato. Nell’ultimo giorno si sono registrati circa 50 mila nuovi casi e più di 200 morti, che adesso impongono una stretta, necessaria per evitare guai maggiori. Johnson ha dichiarato con fermezza che non c’è pressione sugli ospedali, ma in alcune zone dell’Inghilterra si moltiplicano gli appelli alla cautela.

Covid, in Inghilterra cresce l’apprensione: quali sono i possibili errori di Johnson?

Cosa c’è però dietro alla crescita di contagi in una nazione che ha aderito bene alla campagna vaccinale? Stabilire le cause non è semplice, ma di sicuro nel Regno Unito il “liberi tutti” è stato concesso con troppa fretta. Molti italiani testimoniano che non ci sono restrizioni, e con l’assenza di limiti molte persone si comportano come se il Covid fosse stato già sconfitto. E invece i nuovi casi preoccupano. Il livello di allerta è infatti altissimo, perché le percentuali dei contagi sono ai livelli della prima ondata di pandemia. In Inghilterra piovono però alcune critiche. In primis per alcune scelte sulla vaccinazione che non hanno coinvolto i giovani, apparentemente disinteressati. A scuola non è inoltre obbligatoria la mascherina, così come nei locali notturni.

In più i ripetuti annunci di Boris Johnson sul superamento della pandemia e sulla possibilità di tornare a una vita normale hanno influito sul comportamento dei cittadini, che in un sondaggio hanno affermato in massa di non utilizzare la mascherina mai in pubblico. C’è bisogno di rivedere qualcosa, e di analizzare anche la campagna vaccinale, che nonostante una larga copertura, non sembra aver offerto la giusta copertura al Regno Unito.