La decisione della Corte d’Appello di Roma su Pietro Genovese è destinata a creare diverse polemiche. Ecco la nuova sentenza.
Pietro Genovese ritorna libero. A distanza di quasi due anni dall’incidente su Corso Francia che è costata la vita alle giovanissime Gaia e Camilla, la Corte d’Appello ha deciso di rimuovere la misura dell’obbligo di dimora. Una sentenza arrivata nel rispetto della legge per quanto riguarda i casi passati in giudicato.
Ora, però, la parola passa direttamente al Tribunale di Sorveglianza. In questo caso si dovrà decidere su come scontare la pena residua di 3 anni e sette mesi. Ricordiamo che il giovane lo scorso 8 luglio sempre in secondo grado è stato condannato in via definitiva 5 anni e quattro mesi con l’accusa di omicidio stradale plurimo. La decisione dei giudici, però, non è stata condivisa dai familiari di Gaia e Camilla.
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Pietro Genovese in libertà, la posizione della famiglia di Camilla
Se da parte dei genitori di Gaia si è preferito non commentare la notizia, la famiglia di Camilla tramite il proprio avvocato, citato dall’Ansa, hanno confermato di “aver preso atto con doveroso rispetto della decisione dei giudici e si augurano che il Tribunale di Sorveglianza valuti con serenità e serietà l’istanza di affidamento al servizio sociale allargato che sarà presentata dal condannato“.
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L’avvocato, inoltre, ha ricordato come i giudici saranno chiamati a valutare se Pietro Genovese “abbia avuto un comportamento tale da consentire il giudizio che l’affidamento in prova contribuisca alla sua rieducazione e assicuri la prevenzione del pericolo di non commettere altri reati“.
Non è ancora chiaro quando ci sarà la decisione del Tribunale di Sorveglianza. In attesa di conoscere la nuova sentenza, Genovese è ritornato libero a distanza di quasi due anni dall’incidente avvenuto in Corso Francia e che ha portato alla morte di Gaia e Camilla, le due ragazze di 16 anni che stavano tornando a casa dopo una serata con amici.
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