Dura dichiarazione di Kimmich, che rende nota la sua scelta al Bayern: il tema dei vaccini resta caldo fra sportivi e calciatori.
“Io non ci sto”. Joshua Kimmich non ha preso bene le indicazioni del mondo del calcio sui vaccini e sul contrasto al Covid. E in maniera netta ha svelato al club e agli sportivi quale è la sua decisione in merito. Non aderirà alla campagna vaccinale e non ha mai pensato di sottoporsi alle somministrazioni.
Lo ha fatto spiegando quale è il suo pensiero sul vaccino e sui rischi che secondo lui potrebbero correre le persone, sollevando anche qualche polemica in patria.
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Il calciatore tedesco ha deciso di non vaccinarsi. “Sono consapevole della mia responsabilità, seguo tutte le misure anti contagio e faccio un tampone ogni due o tre giorni”. Kimmich rifiuta però l’etichetta di no vax: “Ci sono ottime possibilità che decida di vaccinarmi in futuro, ma adesso non lo farò. Manca la sperimentazione e c’è totale assenza di studi sugli effetti a lungo termine”.
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Il club però incalza. Rummenigge ha dichiarato che in da personaggio pubblico quale è il calciatore sarebbe meglio che scegliesse di vaccinarsi, e anche il governo spinge perché lo faccia. Resta anche un clamoroso controsenso, o un messaggio per far capire che nonostante la scelta Kimmch è sensibile al tema. Il calciatore ha infatti raccolto fondi (mezzo milione di euro), da donare a Covax per una equa distribuzione dei vaccini. Ma lui ha scelto di dire no, chiudendo la vicenda con una secca dichiarazione. “Credo che ognuno debba scegliere per conto suo”.