E’ arrivata la sentenza della corte israeliana sul caso Eitan. Ecco cosa ha deciso il giudice di Tel Aviv.
E’ arrivata nel pomeriggio di lunedì 25 ottobre la sentenza della corte israeliana sul caso Eitan. Il giudice di Tel Aviv dopo diversi giorni di riflessione ha deciso che il bambino deve tornare in Italia sotto la tutela della zia Aya nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla Convenzione dell’Aia sui minori sottratti.
Nelle prossime ore si capirà se il ritorno sarà immediato oppure bisognerà aspettare la sentenza del Tribunale distrettuale di Tel Aviv, che presto riceverà il ricorso da parte dei legali della famiglia della mamma di Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone.
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Caso Eitan, arriva la sentenza: il bambino deve ritornare in Italia
Due settimane dopo la fine del processo il giudice del Tribunale della famiglia di Tel Aviv si è pronunciato sul caso Eitan. Secondo la sentenza, annunciata nel pomeriggio di lunedì 25 ottobre, il piccolo deve ritornare in Italia e restare sotto la tutela di zia Aya Biran, sorella del padre. Nella decisione è stato precisato come “il nonno materno ha allontanato il bambino dal luogo di residenza abituale“.
Il rientro in Italia del bambino, però, potrebbe non avvenire nell’immediato. Secondo quanto riportato da La Repubblica, la sentenza potrebbe essere sospesa fino a quando non si pronuncerà il Tribunale distrettuale di Tel Aviv, visto che i legali della famiglia della madre del piccolo sarebbero intenzionati a presentare il ricorso.
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Si tratta di un procedimento giudiziario che viene guardato con molta attenzione anche dall’Italia. In caso di una conferma della sentenza, la Procura di Pavia potrebbe chiedere di interrogare il nonno materno di Eitan attualmente indagato per rapimento. Per questo motivo nelle prossime settimane potrebbero esserci importanti novità sul caso del piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone.
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