Clamoroso Ddl Zan, salta l'accordo: si rischia il brusco stop

Clamoroso Ddl Zan, rischia di saltare tutto anche in Senato: cosa accadrà adesso?

Non si è arrivati ad una fumata bianca per quanto riguarda il Ddl Zan. Nella giornata di ieri c’è stato anche l’intervento del segretario del Partito Democratico, Enrico Letta. Purtroppo per lui non ha fatto alcun effetto. Si era parlato di presunte modifiche. Ha trovato l’opposizione da parte di Andrea Ostellari, appartenente alla Lega. Massimiliano Romeo, presidente dei leghisti di Palazzo Madama, aveva chiesto di rinviare il tutto tra una settimana, in modo tale da non parlarne oggi in Aula il testo della legge.

Queste, invece, sono le parole che sono state rivolte al Pd : “Vi prendete una grave responsabilità. Rinviamo il tutto per una settimana“. Si è parlato della tagliola. In cosa consiste? Non è altro che il voto sul non passaggio all’esame degli articoli della legge. In poche parole potrebbe chiudere la via del Ddl Zan che rischia di non essere per nulla approvato. Simona Malpezzi e Franco Mirabelli cercavano di prendere tempo e si consultavano con quelli del 5 Stelle per quanto riguarda il possibile slittamento. Ovviamente chiedendo al centrodestra di valutare, se possibile, il ritiro della tagliola. Ciò non si è mai verificato.

Ddl Zan, salta tutto

Per Romeo non ci sono dubbi: la tagliola resta e resterà. Non solo: ci sarà anche la richiesta del voto segreto. Ha anche aggiunto che la stessa Lega aveva dato la propria disponibilità per cercare una mediazione sul provvedimento, ma la risposta è stata negativa.

Nel pomeriggio di mercoledì 27 ottobre è arrivato il voto definitivo: la tagliola è passata con 154 voti a favore e 131 contrari. Questo significa che il testo ritornerà in commissione tra qualche mese e la discussione riprenderà dall’inizio. Una sconfitta per il Pd che sperava di superare lo scoglio di Palazzo Madama e una nuova frattura si apre nella maggioranza.