Ddl Zan, arrivano le parole da parte del senatore del Partito Democratico, Tommaso Cerno. Quest’ultimo ha spiegato per quale motivo non ha votato la legge
Nella giornata di ieri, in Senato, si è votato per la legge Zan (ovvero il disegno di legge contro l’omobitransfobia che è stato accantonato). Da più di 24 ore la notizia che il decreto non è stato accettato: 154 coloro che hanno votato “sì”, 131 quelli che hanno votato “no”. Ci sono stati anche due astenuti. Tra quelli che non ha votato la legge Zan spunta il nome di Tommaso Cerno. Quest’ultimo, appartenente al Partito Democratico, ha spiegato anche il motivo per cui lo ha fatto. Lui ha sempre dichiarato di essere gay, l’unico tra le forze di sinistra al Senato.
Ha rivelato di occuparsi di una vita dei diritti civili. Non ha voluto votare il disegno di legge perché lo ha definito come una “legge medievale“. Queste sono alcune delle sue parole: “Prevedeva un grottesco e sbagliato reato di opinione. Il Partito Democratico ha peccato di viltà, indebolendo di conseguenza la legge. E alla fine ha perso la partita“.
LEGGI ANCHE >>> Ddl Zan bocciato in Senato, la reazione dal mondo dei social
Ddl Zan, Cerno non ha votato la legge
Lo stesso Cerno ha voluto ribadire la sua posizione rilasciando un’intervista ai microfoni di ‘Adnkronos‘. Queste alcune delle sue dichiarazioni: “Non mi hanno ascoltato quando dicevo che il testo era nato vecchio, che andava modificato. Non hanno ascoltato l’unico gay dichiarato al Senato.
LEGGI ANCHE >>> Ddl Zan bloccato dal Senato, la Fedeli scoppia in lacrime – VIDEO
Non hanno voluto ascoltare nemmeno Enrico Letta quando auspicava la condivisione. L’ho sempre ribadito che Zan non è Mosè e quel testo non è quello del dio dei gay“. Per chi non lo sapesse Tommaso Cerno è stato dirigente nazionale di Arcigay ed anche promotore del Gay Pride che si è verificato a Venezia.
SEGUI DAMIANO ER FAINA SUI SOCIAL! INSTAGRAM FACEBOOK TELEGRAM