Enrico Michetti si dimette dalla carica di consigliere comunale a Roma: ha chiarito lui stesso i motivi della decisione.
Un primo turno elettorale da protagonista assoluto, con un vantaggio che Gualtieri ha potuto colmare solo coinvolgendo probabilmente altre forze politiche in campo. Michetti è uscito sconfitto dal ballottaggio, incassando “solo”, il ruolo da consigliere comunale all’opposizione nell’aula “Giulio Cesare”.
Una carica che di sicuro non è in linea con le aspettative. E di sicuro è poco compatibile con gli altri ruoli del candidato del centrodestra alle ultime elezioni, che ha preso la decisione di rifiutare l’incarico da consigliere comunale.
Michetti si dimette dalla carica di consigliere comunale: “Dedicherò tempo e impegno ad altro”
AdnKronos ha raccolto le motivazioni che hanno spinto Michetti a lasciare il suo ruolo da consigliere. “La mia decisione di dimettermi – spiega – nasce dalla consapevolezza dell’importanza di continuare ad assicurare in via prioritaria la formazione, l’aggiornamento e l’assistenza ad amministratori e funzionari pubblici”. Poi prosegue: “É un ambito a cui dedicherò il mio massimo impegno per valorizzare le risorse umane della pubblica amministrazione. In tal modo – spiega Michetti – anche in qualità di presidente della Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italia, potrò continuare a garantire il mio contributo civico alla buona amministrazione”.
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Michetti poi chiude la sua avventura con una dichiarazione secca. “Proseguendo nel mio cammino, potrei di sicuro offrire un contributo superiore a quanto potrei garantire ove assumessi il ruolo politico fra i banchi dell’opposizione. Ringrazio però tutti, e resterò con pieno senso di responsabilità a disposizione di Roma Capitale per quelle che sono le mie specifiche competenze”.